Tre siringhe vicino a una scuola Limbiate, rimosse dopo 7 giorni

Tre siringhe abbandonate a poche decine di metri di distanza da una scuola elementare, lasciate lì per quasi una settimana senza essere rimosse, nonostante ci fosse stata una segnalazione da parte della cittadinanza. E’ successo al quartiere Ceresolo
Le siringhe abbandonate nel parcheggio a pochi passi dalla scuola
Le siringhe abbandonate nel parcheggio a pochi passi dalla scuola Ileana Brioschi

Tre siringhe abbandonate a poche decine di metri di distanza da una scuola elementare, lasciate lì per quasi una settimana senza essere rimosse, nonostante ci fosse stata una segnalazione da parte della cittadinanza. E’ successo al quartiere Ceresolo e tutto è iniziato la scorsa settimana con il taglio dell’erba. Gli operatori incaricati, infatti, nello sfalcio dell’aiuola di divisione con la carreggiata del parcheggio di via Pasteur e via Bellaria, hanno notato i tre presidi medici usati nel verde e hanno subito segnalato la situazione a Nicolò Verga.

«A seguito della segnalazione- sono le parole del giovane presidente del Quartiere Ceresolo- ho verificato la presenza di una siringa proprio nel parcheggio asfaltato, mentre non sono riuscito a localizzare immediatamente le altre due nascoste nel verde. Ho subito provveduto ad avvisare tempestivamente il comando di Polizia locale e nel frattempo ho recintato l’area con il nastro bianco e rosso per mettere in guardia dal pericolo. Abbiamo subito controllato con altri volontari del Comitato che fosse un caso isolato e che non ci fossero altre siringhe gettate in altri luoghi nelle vicinanze».

A preoccupare è stata particolarmente i pochi passi di distanza con il plesso scolastico di via Bellaria: difficile per un bambino, infatti identificare la pericolosità di un presidio utilizzato a livello medico, ma anche da tossicodipendenti, a maggior ragione se nascosto nell’erba appena tagliata. E nel tragitto da casa a scuola, si sarebbero potuti creare problemi. «Nonostante le ripetute segnalazioni, però, nel corso della settimana- spiega Nicolò Verga- tutto è rimasto invariato fino a giovedì, per quasi una settimana: alcune mamme si erano già messe a disposizione per provvedere al ritiro per evitare qualche brutta conseguenza, correndo tutti i rischi del caso». Il ritardo nella messa in sicurezza dell’area sembra da imputare ad un disguido nella comunicazione nell’ente pubblico.

«In caso di nuovi ritrovamenti- spiegano dall’amministrazione- per evitare ulteriori disguidi invitiamo a prendere contatto, anche solo via mail, con l’ufficio tecnico che provvederà a inviare la segnalazione a Gelsia per un intervento solitamente molto tempestivo. Solo con una dotazione specializzata si è in grado di intervenire nella completa sicurezza. Per una migliore localizzazione delle siringhe e di qualsiasi altro rifiuto particolare e per facilitare l’intervento degli operatori è opportuno anche segnalare un proprio recapito telefonico a cui essere ricontattati per identificare con certezza il luogo dell’abbandono».