Monza, tutti i timori sul centro Nei Il sindaco: «Costi e corsi invariati»

Manutenzione straordinaria al Nei: il centro sportivo di via Enrico da Monza chiude per ristrutturazione. Le palestre riapriranno a metà settembre, la piscina a fine ottobre. Tra i timori di chi lo frequenta e le rassicurazioni dell’amministrazione.
La piscina del Nei di Monza
La piscina del Nei di Monza

Manutenzione straordinaria al Nei: il centro sportivo di via Enrico da Monza chiude per ristrutturazione. Riaprirà a metà settembre per quanto riguarda le palestre e a fine ottobre per quanto concerne la piscina. Tra i timori di chi lo frequenta e le rassicurazioni dell’amministrazione.

«A quel punto sarà tutto nuovo e scintillante. Le premesse sono confortanti: una cosa pubblica che si fa bella. Ugualmente, da un certo clima pesante che si respira dentro le sue mura che presto saranno rinfrescate, si percepisce che quando riaprirà non sarà più lo stesso – ha scritto la giornalista e scrittrice monzese Clementina Coppini sul Cittadino in edicola – Quando un paio d’anni fa si parlava di privatizzarlo c’era fermento, c’era sdegno, c’era un qualcosa che faceva capire che la lotta era aperta. Adesso no: c’è uno strano silenzio»

Cosa accadrà dopo i lavori? – E poi una considerazione che dà voce al pensiero delle mamme che iscrivono al centro i figli: «L’asciutto comunicato stampa appeso all’ingresso della struttura non è molto convincente. Parla di date, di lavori urgenti di ristrutturazione e termina in modo un po’ troppo secco per non far sospettare che ci sia qualche omissione (…) Tra l’altro al momento gli utenti del centro non sanno per certo se le date di consegna dei lavori saranno rispettate (…) Infatti le mamme sono preoccupate. Si chiedono se il centro riaprirà davvero a metà settembre per le attività ginniche e se la piscina sarà disponibile dal 20 ottobre come scritto nel volantino. Si chiedono quanto costerà l’iscrizione, se i prezzi saranno uguali o se magicamente lieviteranno sollevandosi fino al doppio dell’attuale altezza. Certo i lavori sono urgenti e andavano fatti, ma le domande sono molte: anche il Nei sarà affidato in concessione? Niente di male, se tutto resta come prima. Già, resterà tutto come prima? E le persone che ci lavorano da decenni che fine faranno? Resteranno? Se ne andranno? Saranno ricollocate secondo le proprie competenze? Insomma, che fine faranno?».

Il sindaco risponde – In risposta a queste e alle altre domande è arrivata una lettera aperta firmata dal sindaco Roberto Scanagatti e pubblicata sul sito istuzionale del Comune, «per chiarire come stanno realmente le cose sul futuro del centro sportivo Nei (…), ancora oggi l’unico impianto polivalente in città gestito direttamente dal Comune di Monza. Per questo uno dei primi atti della nostra amministrazione è stato di revocare la gara che ne avrebbe affidato ai privati la completa gestione».

«A questo proposito vi chiedo scusa per il disagio prodotto dalla chiusura estiva – continua il sindaco – ma il sacrificio servirà ad avere un impianto più bello e accogliente e soprattutto a norma di legge. Il dettaglio dei lavori già eseguiti e in corso d’opera lo potete trovare nelle comunicazioni già esposte presso il Centro e sul sito del Comune. Non voglio ripetermi ma ricordarvi che sono lavori importanti, anche economicamente, in questi tempi difficili per le casse pubbliche. Ma nonostante questo voglio assicurarvi che le tariffe dei corsi e di tutto quanto si svolge al Nei continuerà ad essere controllato e calmierato dal Comune. E nemmeno i corsi subiranno modifiche. Non ci saranno sorprese, insomma, nonostante le voci allarmistiche».

Gli istruttori – Diverso è invece il discorso degli istruttori. «Se da un lato il Nei continuerà ad essere saldamente in mano pubblica, la normativa e i rilievi della Corte dei conti inviati recentemente all’amministrazione, ci impongono di modificare il rapporto tra il Comune e chi svolge questo tipo di prestazione, che non può più essere considerata attività occasionale fornita all’Ente. E questo perché, negli anni, le attività del NEI pur variando in funzione della domanda dei cittadini, è andata consolidandosi (…) Come Pubblica amministrazione abbiamo il dovere di operare nell’ambito dei vincoli e delle indicazioni che il legislatore ci impone, garantendo comunque i servizi ai cittadini. La soluzione che abbiamo individuato è quella di affidare, tramite gara per la concessione di servizi, la gestione delle attività sportive del NEI».