Carate, Balto morto azzannato Si cerca il cane che l’ha aggredito

Era scappato da casa, una villetta a Costa Lambro di Carate Brianza, come altre volte. Ma in una sera di inizio giugno Balto non è più tornato a casa. L’hanno trovato dei vicini, sanguinante, in un’aiuola della vicina via Cadorna.
Il cane Balto di Carate Brianza
Il cane Balto di Carate Brianza

Era scappato da casa, una villetta in via Dalla Chiesa, a Costa Lambro di Carate Brianza, come altre volte. Doveva fare il giro dell’isolato per poi tornare di nuovo a casa, dalla famiglia che lo aveva accolto dodici anni fa, quando era un cucciolo di pelo bianco con il musetto simpatico e le orecchie beige. Ma in una sera di inizio giugno, Balto non è più tornato a casa. L’hanno trovato dei vicini, sanguinante, in un’aiuola della vicina via Cadorna.

È stato trasportato in una clinica veterinaria di Canonica di Triuggio, dove è morto dopo due giorni. Troppo gravi le ferite: Balto era stato aggredito da un altro cane, che gli aveva perforato un polmone con un morso e gli aveva rotto diverse costole.

La sua padrona, Loredana Artosin, non si dà pace: «Balto ha condiviso con noi tanti momenti della nostra vita – spiega – ed è stato un meraviglioso compagno di giochi per i miei figli. Lo avevamo preso in canile nel 2001, in un momento particolare per la mia famiglia, poco dopo la morte di mio padre. Tutti nel quartiere lo conoscevamo: si faceva coccolare da chiunque, specialmente dai bambini. La sera del 6 giugno è stata un incubo: quando mi sono accorta che Balto era scappato ho mandato subito mio figlio Niccolò a cercarlo. Alle 23.15, quando i vicini ci hanno avvisato di averlo trovato nell’aiuola, non ci potevo credere. Mi manca tantissimo».

I vicini raccontano di aver sentito due cani che si azzuffavano e un uomo che urlava al suo cane di smetterla. Non hanno visto chi fosse l’uomo. Quando sono scesi in strada, hanno trovato solo il bastardino che avevano imparato a conoscere bene in questi anni. «A chiunque sia stato – dice Artosin – visto che è di sicuro qualcuno che ha un cane, come lo avevo io, chiedo: «Ma come si può far finta di niente davanti a un animale ferito a morte? E se ad essere azzannato fosse stato un bambino? Nel quartiere in tanti sono preoccupati. Ognuno è libero di portare a passeggio il proprio cane, ma che almeno lo tenga al guinzaglio. Anche io ero in difetto, perché Balto era senza guinzaglio, ma mi era scappato, non ero in giro con lui. Io comunque non me ne sarei andata».