La Cgil contro l’Asl di Monza «Scelte senza trasparenza»

Nel mirino del sindacato il piano assunzioni attuato dalla direzione con procedure «che seguono logiche incomprensibili»
Matteo Stocco
Matteo Stocco

«Le modalità con le quali la Direzione della ASL MB, guidata dal Commissario straordinario Matteo Stocco, sta dando attuazione al piano assunzioni previsto, dalla stessa Direzione, per il 2013, lascia quantomeno perplessi e desta diverse preoccupazioni». Chiede trasparenza la Funzione pubblica della Cgil brianzola. Una richiesta inviata alla direzione dell’azienda sanitaria locale, accusata di aver adottato «procedure di assunzione che seguono logiche incomprensibili». Tempi lunghi, costi aumentati, effetti negativi sull’organizzazione del lavoro e anche sui servizi: questi i rilievi mossi nello specifico in un comunicato del sindacato

Gli esempi non mancano, dice la Cgil: « Per un bando di mobilità da altri enti, per 2 posti di assistente sociale, hanno risposto in 24. Nel 2013. A quanto risulta, sono tutte persone di esperienza maturata presso i servizi sociali dei Comuni: nessuno è risultato idoneo. La Direzione ASL ha, quindi, indetto un concorso, nel 2014, al quale hanno risposto 250 persone». E poi ancora: tre posizioni di assistente amministrativo trasformate in coadiutori amministrativi per poter ricorrere alle liste di collocamento, mentre potevano essere assegnate immediatamente ricorrendo a una graduatoria valida. Fino ad arrivare al concorso per due ostetriche (1073 candidati) che potevano essere trovate pescandole nelle graduatorie degli ospedali vicini

«Sfuggono ovviamente le motivazioni di queste e di altre scelte della Direzione ASL MB, perlomeno per quanto riguarda la gestione del personale. -conclude la Cgil- Con buona pace della “trasparenza” tanto proclamata dal Commissario straordinario fin dal suo insediamento, ormai un anno fa.

Evidentemente nessuno farà alcuna “spending review” dei costi di scelte sbagliate, discrezionali ed intempestive che rischiano di produrre effetti anche sull’efficienza produttiva e sulla qualità degli stessi servizi di un ASL che registra, in Italia, uno dei più bassi rapporti tra dipendenti e abitanti serviti sul territorio».