Processato per danneggiamenti, condannato a un anno e quattro mesi, ha patteggiato e ora è già libero. É il tunisino di 32 anni, che in preda ai fumi dell’alcool ha infranto i parabrezza e ha mandato in frantumi gli specchietti di undici automobili in sosta.

É successo alle prime ore di domenica mattina, intorno all’una, lungo la centralissima via Cusani, dove si affacciano tra gli altri gli uffici della Banda di Credito Cooperativo di Carate Brianza e il comando della polizia locale. Approfittando in una città quasi deserta lo straniero, già noto alle forze dell’ordine e senza fissa dimora in Italia, ha impugnato una spranga di ferro e con forza ha danneggiato undici macchine, mandando in mille pezzi i cristalli.

Il frastuono ha svegliato un residente, che si è affacciato alla finestra. Il caratese ha visto quello che stava accadendo, ha subito chiamato i carabinieri, dando dettagli preziosi sui movimenti dello straniero. In via Cusani sono intervenute le gazzelle dei militari di Verano Brianza e del radiomobile di Seregno, sopraggiunte a sirene spiegate e con i lampeggianti accessi.

Nonostante fosse ormai braccato e circondato dai militari, il tunisino non contento di quanto aveva già combinato, ha anche ferito a un braccio un carabiniere della stazione di Verano Brianza. Infatti mentre gli uomini dell’Arma cercavano di assicurarlo alla giustizia, lui nel disperato tentativo di liberarsi, ha strattonato con violenza il carabiniere. Condotto al comando compagnia in piazza Prealpi a Seregno, lo straniero è stato arrestato con l’accusa di danneggiamento aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e sarà denunciato per ubriachezza molesta. Nella mattinata di domenica sembrava che il centro di Carate fosse stato attraversato da una guerriglia urbana, insomma tipo manifestazioni del G8 a Genova.