Vimercate, carabinieri con i cani antidroga a scuola: allerta degli studenti su facebook

Al liceo arrivano i carabinieri con i cani antidroga e l’Unione degli studenti posta l’allerta su facebook. È successo al Banfi di Vimercate nella mattina di martedì 3 febbraio. Come l’anno scorso, i militari hanno controllato alcune classi a campione. Gli studenti hanno convocato un’assemblea per giovedì.
Vimercate, carabinieri con i cani antidroga a scuola: allerta degli studenti su facebook

Al liceo arrivano i carabinieri con i cani antidroga e l’Unione degli studenti posta l’allerta su facebook. È successo al Banfi di Vimercate nella mattina di martedì 3 febbraio. Come già successo in passato (nella foto i controlli del 2014), i militari hanno controllato l’istituto nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti tra i banchi dell’istituto, ispezionando alcune classi a campione.

Durante i controlli sulla pagina facebook dell’Unione degli studenti di Vimercate è comparso l’avviso: “Attenzione! Carabinieri con cani antidroga al Banfi”.

In un post successivo gli studenti hanno dato ulteriori spiegazioni: “Oggi Martedì 3 febbraio al Banfi sono arrivati i carabinieri accompagnati dall unità cinofila a fare controlli a campione nelle classi quinte, quarte e terze. A quanto risulta il preside dell’ istituto era a conoscenza di nulla diversamente dall’anno scorso. I carabinieri come al solito hanno interrotto le lezioni e hanno fatto uscire tutti gli studenti tranne i rappresentanti e il docente in servizio. Come l’anno scorso noi ragazzi dell’Unione degli studenti crediamo che i controlli nelle scuole da parte delle forze dell’ordine siano inutili senza delle campagne di sensibilizzazione verso il fenomeno dello spaccio e poi consideriamo la scuola un luogo dove uno studente viene educato non dove viene arrestato. Invitiamo tutti gli studenti alla prossima assemblea cittadina che sarà giovedì 5 febbraio presso lo spazio popolare studentesco in via XXV aprile, dove parleremo di quello che è successo oggi e per far sentire la nostra contrarietà a questi controlli”.