Niente carcere per Schettino: «Non vuole fuggire all’estero»

Decisione del tribunale del riesame di Firenze dopo l’appello presentato dai pm di Grosseto. L’ex comandante della Costa Concordia è stato condannato in primo grado a 16 anni e un mese. Nel disastro sono morte 32 persone.
Niente carcere per Schettino: «Non vuole fuggire all’estero»

L’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino condannato in primo grado a 16 anni e un mese per il disastro della nave da crociera davanti all’isola del Giglio che costò la vita a 32 persone, resta in libertà. Lo ha stabilito il tribunale del riesame di Firenze in quanto per i giudici non ci sarebbe pericolo di fuga.

Ciò nonostante la procura di Grosseto da febbraio aveva a disposizione un elenco di circa 40 telefonate secondo i pm “sospette”, ricevute dal telefono di Schettino da Thailandia, Stati Uniti, India e Grecia nei giorni precedenti la sentenza. Secondo i magistrati sarebbero stati contatti per far espatriare clandestinamente l’ex comandante dall’Italia.

In questo contesto si era anche inserita l’ipotesi di trattative con Mediaset per partecipare al reality show «L’Isola dei famosi», in Honduras, trattative delle quali, a dire dello stesso Schettino, sarebbe stato informato dal suo ex legale, il monzese Domenico Pepe, che si era dimesso dopo la sentenza di condanna.Rivelazione smentita dallo stesso avvocato. A svelare le presunte trattative fu la trasmissione tv “Le Iene”. Tutto questo, secondo i pm, sarebbe stato sintomatico della volontà di Schettino di voler fuggire. Non secondo il tribunale del riesame di Firenze; ma i pm grossetani potrebbero ora fare ricorso in Cassazione. L’appello dei pm era contro l’ordinanza dei giudici di Grosseto del 25 marzo che respinsero la richiesta di custodia cautelare in carcere.