Un “diavolo” sull’oratorio di Solaro: la tromba d’aria “dust devil” spazza via tutto

Si chiama “dust devil”, diavolo di sabbia, la tromba d’aria che nei giorni scorsi si è abbattuta soltanto sull’oratorio del Villaggio Brollo scoperchiando un tetto. L’esperto: «Fenomeno raro». Il precedente a Giussano nel 2013
Gli effetti dell'improvviso mulinello
Gli effetti dell’improvviso mulinello Diego Marturano

Un “diavolo” sull’oratorio che si porta via tutto: si chiama “dust devil”, diavolo di sabbia, la tromba d’aria che nei giorni scorsi si è abbattuta sull’oratorio del Villaggio Brollo, a Solaro, dove ha scoperchiato un tetto. Un fenomeno raro, con pochi precedenti, specialmente in Italia. Anche se, uno dei pochi, è recente e poco distante da Solaro: risale al 25 giugno del 2013, al laghetto di Giussano.

Il mulinello d’aria, o per meglio dire, i mulinelli d’aria, si sono formati qualche giorno fa sul campo da calcio della Serenissima, all’interno dell’oratorio. Alcuni testimoni, volontari impegnati nella preparazione della struttura per la festa della frazione che si terrà a maggio, hanno raccontato di aver sentito alzarsi il vento e poi un grande frastuono. Quando si sono affacciati sul campo da calcio hanno visto il tetto degli spogliatoi completamente divelto con alcuni pezzi di lamiera volati a metri di distanza.

Pochi istanti dopo, gli stessi volontari hanno visto formarsi un altro mulinello d’aria che, presa velocità, si è diretto in direzione opposta, verso il muro di cinta, verso le campagne circostanti, scomparendo. Solo lo scorso 29 marzo sono stati inaugurati i lavori di restauro al tetto della chiesa parrocchiale rimasta danneggiata quasi tre anni fa dal distacco di alcuni calcinacci. Per fortuna il vortice non è arrivato sino alla chiesa.

«Sono fenomeni estremamente rari», spiega Daniele Berlusconi, esperto meteorologo di Trebimeteo.com, «specialmente in Italia. Ma le giornate scorse ed il periodo sono tipicamente riconducibili all’evento: con i primi caldi la temperatura del suolo aumenta più facilmente rispetto a quella dell’ambiente circostante e, all’incontro di aria fredda e calda, anche con un minimo movimento ventoso, l’aria s’invortica e produce mulinelli con velocità vicine ai cento km/h, ma durata ristretta, solitamente dai 30/40 secondi ai tre/quattro minuti».