No surprises: era annunciato come il concerto dell’estate monzese e così è stato. Concerto forse anche della prossima estate, perché chi verrà dopo i Radiohead avrà un compito non facile per superare l’emozione e la portata dell’evento della seconda giornata dell’IDays 2017 al parco di Monza.
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Anzi una sorpresa c’è stata: la band di Oxford come penultimo bis ha suonato Creep, il successo planetario con cui si era fatta conoscere nel ’93 e rientrata da un anno circa nella scaletta dei concerti. Ma con moderazione. È stato il regalo per gli almeno 55mila (tanti erano annunciati) di Monza dopo il debutto italiano “perfetto” di due giorni prima a Firenze. Poi Karma Police per salutare davvero tutti e tornare a casa. Mai così tanti per loro in Italia.
Se davvero nell’ultima settimana c’è stata una corsa a sbarazzarsi del biglietto per venerdì sera, l’area concerti non se ne è accorta: quasi piena di un pubblico di ogni età che dopo un lungo pomeriggio caldo, molto, con termometro fino a 37 gradi, è stato premiato da una serata piacevolmente fresca. E da uno spettacolo affascinante tra rock, chitarre e l’elettronica.
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Era il compleanno di Ok Computer, il terzo album del 1997 e una pietra miliare per tutta la musica che sarebbe arrivata dopo. Ed è stato celebrato a dovere per la soddisfazione del pubblico arrivato da tutto il mondo: Inghilterra, Stati Uniti, Spagna, Australia, Israele, dall’est Europa. E poi da tutta Italia, da sud a nord.
In scaletta Airbag, No surprises, appunto, Karma Police, Exit Music (for a film), Paranoid Android (non Let down riservata a Firenze).
Thom Yorke e la band hanno “celebrato” l’evento con una prova di altissima qualità. Alcune (mezze) frasi in italiano per il cantante, un messaggio breve e chiaro (“F***) per “Theresa May, Margaret Thatcher, Donald Trump” prima di 2+2=5, oltre due ore di musica e un palco spettacolare che ha incantato tra effetti di luce, onde e geometrie, immagini collage di particolari del gruppo.
La giornata è stata aperta dai Santa Margaret della monzese Angelica Schiatti sul palco principale. Poi le molto apprezzate performance di Michel Kiwanuka e James Blake.
Quasi sessantamila persone che hanno messo alla prova la location, alzando ancora il livello di difficoltà. Tra le note negative registrate, già dopo la prima giornata, i lunghi percorsi a piedi per arrivare a destinazione (e il costo dei parcheggi), i “token” per pagare cibo e bevande e soprattutto l’obbligo di acquistarli per un controvalore di 15 euro (con i venditori in giro per l’area che invece accettavano moneta), punti food non adeguati per far fronte alla richiesta (lunghissime code durante l’esibizione di James Blake). E le code che alcuni hanno affrontato per entrare.
Il programma continua per gli ultimi due giorni: Linkin Park e Blink 182 sabato 17 giugno (e 80mila persone annunciate), Justin Bieber e Martin Garrix per chiudere domenica.