Il giorno delle Biennali d’arte è sabato, 13 maggio 2017: a Venezia l’apertura di uno degli appuntamenti più prestigiosi al mondo, a Monza l’inaugurazione dell’eredità del Premio d’arte Città di Monza diventato Biennale giovani dopo il rilancio per volontà del Rotary club.
La vernice della mostra organizzata dal Comitato Premio d’arte è in programma sabato, alle 11, al Serrone della Villa reale, il punto da cui occorre partire per raccontare continuità e differenze rispetto al passato: dopo un’edizione diffusa dall’arengario ai musei civici e alle installazioni site specific in città nel 2015, la Biennale monzese torna a casa, negli spazi che l’hanno vista rinascere nel 2005. E, appunto, si concentra all’interno della limonaia della reggia.
In più: alla settima edizione la formula classica 5 x 30, cioè cinque curatori che selezionano in tutto 30 artisti per offrire un panorama diffuso dell’arte contemporanea, cambia per la prima volta. O meglio, si modifica: gli artisti rimangono trenta e sono selezionati da cinque esperti, ma si tratta di rappresentanti di alcune delle più importanti accademie italiane: Naba e Brera di Milano, la Ligustica di Genova, la Clementina di Bologna e la Albertina di Torino. «È nell’interesse delle accademie stabilire un primo ponte di collegamento tra le aule d’insegnamento e una sede espositiva di prestigio – ha detto Daniele Astrologo Abadal, confermato alla direzione scientifica della Biennale – Un primo confronto con la realtà dell’arte, un primo debutto nel mondo ufficiale delle mostre. D’altro canto è tra le priorità della Biennale quella di intercettare le giovani leve della creatività emergente, non ancora consacrata dalle gallerie di settore e dal mercato». Non cambia infatti il target della selezione: si tratta di under 35 e quindi di artisti che devono ancora costruirsi un curriculum nel mondo dell’arte. E che spesso, poi, ce la fanno, come in passato è accaduto a Ericailcane, Dacia Manto, Fabio Viale, Daniela Novello, Agnes Prammer, Andrea Mastrovito, Francesca Pasquali, anche sul fronte internazionale.
Internazionale, appunto: confermata l’assenza come già nel 2015 di artisti di un Paese ospite, la Biennale affida ancora una volta ai curatori (questa volta tutor) la scelta di almeno un autore straniero nella rosa di sei che ciascuno dei rappresentanti delle accademie, tutti docenti (Marcello Maloberti, Bruno Muzzolini, Stefano W. Pasquini, Davide Rivalta, Cesare Viel), hanno selezionato.
Altra novità per una mostra premio che ha come obiettivo l’arricchimento delle raccolte civiche d’arte attraverso acquisizioni di opere: quest’anno oltre alla conferma del Premio Speciale Rottapharm Biotech, “nato per sostenere giovani talenti la cui arte si distingua per caratteristiche di innovazione e ricerca”, come ricorda la presentazione, si aggiunge il Premio Assolombarda Confindustria Milano Monza Brianza, “che esprime la volontà di favorire il confronto fra giovani artisti e il mondo dell’imprenditoria” e che sostituisce quello della Camera di commercio presente in alcune passate edizioni.
«L’eredità che rimarrà alla città sarà, ancora una volta, l’accrescimento del patrimonio delle nostre collezioni, in particolare della sezione dedicata all’arte contemporanea, di cui una parte è esposta in via permanente ai Musei Civici di Monza» ha detto l’assessore alla cultura Francesca Dell’Aquila alla vigilia dell’inaugurazione: la Biennale d’altra parte è l’erede diretta di quel premio nazionale che tra anni Cinquanta e fino agli Ottanta ha permesso di acquisire tra le altre opere di Radice, Turcato, Birolli, Raciti, Uncini e Bonalumi. La Biennale rinata nel 2005 è anche il racconto dei cambiamenti dell’arte – evidenzia Gerardo Genghini, dalla prima edizione coordinatore dell’iniziativa – Le tecnologie sempre più avanzate seducono ormai come la tela e il pennello, forse ancora di più: molti artisti presenti portano infatti opere video, dieci anni fa più rare, e oggi perfettamente in linea con un gusto diffuso, che apprezza il digitale».
Il Comitato Premio d’Arte Città di Monza, costituito nel 2009, raccoglie : Regione Lombardia, Provincia di Monza, Consorzio Villa Reale, Camera di Commercio , Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Associazione Amici dei Musei, Università Popolare di Monza, Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza, Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, Confartigianato Imprese Apa Milano Monza e Brianza, Unione Artigiani provincia di Milano, Associazione Pro Monza Iat.
Serrone della Villa reale di Monza
13 maggio – 16 luglio
Ingresso libero
Da martedì a venerdì 11-13 e 15-19, sabato e festivi 11-19, venerdì apertura serale fino alle 22
Marcello Maloberti
Nuova Accademia di Belle Arti (Naba) di Milano
Gli artisti invitati: Martina Brembati, Byron Gago, Edoardo Manzoni, Jacopo Martinotti, Gaia de Megni, Gabriel Stoeckli (Svizzera).
Bruno Muzzolini
Accademia di Belle Arti di Brera di Milano
Gli artisti invitati: Tea Andreoletti, Monia Ben Hamouda, Petra Rocca, Iva Kontic e Maja Maksimovic (Serbia), Giulia Savorani, Marco Secondin.
Stefano W. Pasquini
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Gli artisti invitati: Elisa Bertaglia, Ilaria Boccia, Beatrice Boily (Canada), Elena Hamerski, Ottavia Plazza, Clelia Rainone.
Davide Rivalta
Accademia Clementina di Belle Arti di Bologna
Gli artisti invitati: Barbara Baroncini, Lisa Dalfino & Sacha Kanah, Irene Fenara, Luciani Gemis, Wag Hao (Cina), Giulia Poppi.
Cesare Viel
Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova
Gli artisti invitati: Alessandro Bartolena, Cocis Ferrari, Silvia Giuseppone, Carlos Lalvay Estrada (Ecuador), Paola Pietronave, Annalisa Pisoni Cimelli.