La scuderia del Portello di Seregno con due Giulia Alfa Romeo alla Pechino-Parigi dal 12 giugno al 17 luglio. Tutto è pronto per l’avventura a uno dei rally per auto storiche più prestigiosi.
Le due Giulia del sodalizio saranno condotte dalle coppie: Marco Cajani- Alessandro Morteo e da Roberto Chiodi con la moglie Maria Rita, quest’ultima coppia ha già disputato due precedenti edizioni del raid.
Con loro in gara altre 107 vetture tra le più solide e affidabili della storia dell’automobile, che da qualche giorno sono già in attesa in un grande deposito alla periferia della metropoli cinese. Verranno consegnate, domenica, con le targhe cinesi, assieme alle patenti, indispensabili per affrontare il tragitto verso la Grande Muraglia, il deserto del Gobi, il nulla della Mongolia, dove le vetture saranno chiamate a superare la parte più difficile del raid.
Fatta eccezione per la sosta nella capitale Ulan Bator, i concorrenti – di 26 nazioni diverse – dovranno affrontare una settimana di percorsi al limite dell’impossibile, seguendo i tracciati con l’aiuto esclusivo del Gps, provvedendo in proprio a qualsiasi inconveniente, dormendo nelle tende personali all’interno dei campi allestiti dagli organizzatori.
Il tutto rispettando sempre i tempi dei controlli orari e impegnandosi in prove cronometrate. L’arrivo a place Vendôme a Parigi, dopo 14 mila chilometri, per le vetture che hanno almeno 40 anni di età, sarà considerato un grande successo.
Dei sette equipaggi italiani al via, ben cinque, per competere, hanno scelto vetture Alfa Romeo, gli altri tre sono composti da: Giorgio Schön con Pierre Tonetti; Lorenzo Castellini con Giancarlo Puddu; Francesco Guasti col figlio Alessandro.
«Una gara che mi affascina, perché piena di imprevisti e di avventura – ha detto alla partenza dall’Italia, Marco Cajani – ma che al contempo mette paura».