Colpo di scena per la successione di Matteo Andreoletti sulla panchina del Seregno. Quando ormai la scelta pareva essere caduta su Aimo Diana, reduce da una positiva esperienza in Lega Pro alla guida della Feralpi Salò, il tecnico bresciano ha preferito declinare l’invito, non convinto probabilmente delle condizioni operative che avrebbe trovato nell’ambiente azzurro, e la società presieduta da Paolo Di Nunno ha così proceduto all’ingaggio di Antonio Criniti, torinese di Pinerolo, 46 anni compiuti in ottobre, già attaccante di buon livello in serie A con le maglie di Cagliari, Brescia e Perugia ed in serie B con quelle di Reggina, Catanzaro, Palermo, Avellino e Brescia. La novità è maturata dopo giornate soffertissime, in cui prima di Diana il favorito era parso Alessio Tacchinardi, legato però da un contratto a Mediaset come commentatore che ha impedito la celebrazione del matrimonio.
Criniti, che vanta un’esperienza significativa come allenatore nel Montichiari, di cui ha condotto la prima squadra e formazioni del vivaio, in Brianza è già conosciuto per le parentesi nel Monza, dove nel 2014-’15 si è occupato degli Allievi nazionali, e nella Folgore Caratese, che lo scorso anno lo ha esonerato dopo un breve periodo sulla tolda di comando della prima squadra. La decisione è andata di pari passo all’ufficializzazione delle sanzioni che il giudice sportivo ha inflitto al Seregno dopo il match casalingo contro il Lecco: 3mila euro di multa e la diffida di squalifica del campo, per i cori indicanti discriminazione razziale e gli ululati indirizzati da un settore dello stadio Ferruccio all’indirizzo di Patrick Meyergue, giovane ivoriano in forza ai blucelesti.