Nei prossimi giorni invierà una lettera al presidente della Figc, Carlo Tavecchio: vuole dare qualche suggerimento per una nuova serie D, il quarto campionato di calcio per importanza nel panorama italiano che tra l’altro, nella versione 2015/2016, vedrà sfidarsi società molto blasonate che rappresenteranno città come Parma, Venezia, Reggio Calabria, Monza, Taranto, Grosseto e Trieste.
Lui è Nicola Radici, il presidente della Pro Sesto. Vorrebbe innanzitutto cambiare il nome alla categoria, da D a C2, e dare una numerazione fissa con nome dei giocatori sulle maglie. Ma soprattutto vorrebbe avere più visibilità sui media nazionali, anche alla luce delle città coinvolte che, tra l’altro, nella formulazione dei gironi e dei calendari potrebbe riservare altre “sorprese”.
«Visto che anche la Lega Pro sta pensando di tornare alla vecchia denominazione di Serie C – dice Radici – perché non riproporre lo schema serie A, B, C1 e C2?». E poi la maglia personalizzata dei calciatori che secondo il presidente della Pro Sesto potrebbe dare più appeal al campionato.