Giacomo Nizzolo sfiora il colpo nell’ultima tappa del Giro d’Italia, ma viene declassato dai giudici. Il velocista di Muggiò è stato punito per una scorrettezza sulla volata, quando è stata rilevata una deviazione non regolamentare nello sprint finale. Al campione brianzolo che ha mosso i primi pedali a Sovico resta la maglia rossa, riservata al vincitore della classifica a punti (i migliori piazzamenti complessivi) in tutta la gara. La tappa è stata assegnata a Nikias Arndt e il ciclista della Trek Segafredo, al suo quarto Giro d’Italia, ha commentato amaramente al Processo alla tappa sulla Rai: «La giuria ha deciso questo e io non so cosa dire. Mi spiace. Più che vincere non so che fare».
Nei giorni scorsi Nizzolo aveva visto una passerella speciale nella sua città grazie alla tappa di Muggiò, prima del successo di Nibali nel Giro 2016.
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«Senza gioco di squadra non sarei riuscito in questa impresa – aveva commentato Vincenzo Nibali alla fine della tappa di ieri – Sono stati tutti grandiosi: a Scarponi bisogna fare una statua. Una consapevolezza mi ha reso più forte: questo Giro non avevo né paura di perderlo né di vincerlo. Poi ad alta quota mi sono sentito bene, ho avito fiducia, ho accelerato a 5-6 km dalla vetta e sono andato a tutta fino all’arrivo».