Addio al Gp d’Italia? «Credo che Monza continuerà». Parola di Bernie Ecclestone intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola giovedì 24 marzo.
«Monza avrà ancora il suo Gp», titola il quotidiano. «È un fatto di uomini con cui ho trattato se siamo ancora qui a discutere. Non so perché sia scomparso Federico Bendinelli dall’organigramma dell’autodromo, è una persona in gamba, con cui è facile capirsi. Ma alla fine arriveremo a una conclusione favorevole, ne sono certo», analizza il patron della Formula 1 in chiusura di un’intervista a tutto tondo. Dalle nuove qualifiche («Restano così») al favorito per il titolo («Hamilton»).
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In ogni caso il Gp d’Italia a Monza sopravvivrà al prossimo settembre se la firma del rinnovo con Bernie Ecclestone – o la stretta di mano, nel perfetto gentlemen agreement caro al patron del circus – sarà fatta a breve. Complicatissimo dare date. Nel tempo si è passati dal maggio 2015 al settembre successivo, nel paddock di Monza. Poi la fine anno, quindi e il mese di febbraio, per stessa ammissione di mister B. Tra tira e molla, il nodo resta sempre quello: 26 milioni di euro (forse una manciata in meno) per correre tra il 2017 e il 2020.
La partita decisiva sembrava poterci essere a luglio, con il sì del Senato alla defiscalizzazione degli interventi regionali sull’autodromo. Poi le difficoltà tra Sias e Aci, emerse proprio in occasione della pole monzese. E una battaglia che si è trascinata sino ai giorni scorsi, con le dichiarazioni riportate da “Il Fatto Quotidiano” sabato sera, secondo cui il presidente dell’Automobile club italiano, Angelo Sticchi Damiani, avrebbe parlato di esaurimento dei margini di trattativa.
Parole smentite, a stretto giro, proprio da ilcittadinomb.it attraverso la smentita di Aci a queste dichiarazioni definitive, nel frattempo riprese però anche dalla stampa internazionale.
In questo scenario, l’annullamento della conferenza stampa prevista per la presentazione del calendario gare per la stagione su pista, originariamente prevista per martedì 22, ha ingarbugliato ancor più la matassa. «Non ci dormo la notte, sono davvero preoccupato», aveva spiegato il numero 1 di Acm, Ivan Capelli, nelle scorse settimane. Motivi per essere così teso ne aveva. L’ex pilota appare infatti tirato per la giacchetta da chi opterebbe per uno spoil system dei vertici dell’autodromo prima del rinnovo, ma nel frattempo resta alla guida dell’ente che controlla Sias stessa.
Eppure a infastidire Ecclestone, tra le altre cose, è stata anche l’ipotesi di modifica al tracciato per riportare la Superbike in Brianza. Gli interventi al curvone di Biassono, con riutilizzo di parte della vecchia pista Pirelli e il sacrificio di alcuni alberi del Parco, sarebbero stati curati dall’ingegnere Jarno Zaffelli. Uno che tra l’altro ha disegnato il tracciato di Thermas de Rio Hondo in Argentina, ma evidentemente meno aderente al profilo ecclestoniano garantito dal tedesco Hermann Tilke.
Una telenovela, insomma, che inevitabilmente attende il colpo di scena finale: quello che porti al rinnovo con Ecclestone e scongiuri i titoli di coda. Almeno sino al 2020, forse fino al 2022.
Appare soddisfatto nel frattempo Andrea Dell’Orto, presidente Sias: «Il nostro ottimismo era motivato, siamo molto contenti per queste dichiarazioni di Ecclestone», ha fatto sapere dopo aver letto l’intervista.