Il deludente pareggio interno (0-0) contro il Lecco rischia di innescare un cataclisma in casa Seregno. Gli avversari erano annunciati con il morale sotto i tacchi alla vigilia a causa dello spettro dell’addio anticipato al campionato, figlio dell’udienza fallimentare prevista in tribunale giovedì 1 dicembre, e invece sono stati capaci di una prestazione quantomeno orgogliosa.
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Al termine del match, dopo un confronto con i tifosi, che gli hanno chiesto di indicare le responsabilità di un’annata fin qui deludente, ricevendo come risposta: «La colpa è mia che li pago», il presidente Paolo Di Nunno ha annunciato il benservito al tecnico Matteo Andreoletti, al quale in coda al suo confronto con i giornalisti si è rivolto affermando: «O ti dimetti tu oppure ti licenzio io».
Visibilmente imbarazzato, Andreoletti se ne è andato salutando gli astanti, ma senza replicare. Gli altri dirigenti hanno quindi provato successivamente a smorzare i toni, riservandosi quantomeno una pausa di riflessione, pur se lo strappo appare difficile da ricucire. Tra le ipotesi circolate nell’immediato, quella di affidare a Jeda l’incarico di giocatore-allenatore o quella di promuovere Walter Borghi dalla Juniores, dove potrebbe essere dirottato invece l’attuale vice Fabio Grandi. Qualcosa di più si dovrebbe sapere nei prossimi giorni, se non addirittura nelle prossime ore.
Di Nunno è stato inoltre protagonista di un vivace battibecco con il tecnico ospite Stefano Cuoghi: il massimo dirigente azzurro ha rimproverato con una battuta (infelice, ma pur sempre una battuta) all’ex centrocampista del Milan di non aver lasciato vincere i suoi, «tanto giovedì non ci siete più», scatenando il suo interlocutore, che gli ha urlato in faccia che «nella mia carriera non ho mai venduto niente a nessuno», prima che tra i due volassero gli stracci sui rispettivi rapporti con Daniele Bizzozero, patron bluceleste.
Parlando della gara, poche sono le annotazioni di cronaca. I lecchesi hanno protestato per un gol annullato a metà ripresa a Francesco Mapelli, per un fuorigioco su tocco di Nicolas Parravicini che le immagini hanno confermato, mentre i locali sono andati vicini al vantaggio solo nel finale, con Riccardo Capogna, che ha pizzicato il palo esterno con un colpo di testa ed ha impegnato su punizione Luca Salvadori, nonché con l’esordiente Lorenzo Curia, classe 1999, una girata del quale è stata murata da Francesco Mapelli in corner.
Da segnalare sono anche i momenti di tensione al fischio di chiusura tra i Carabinieri e la tifoseria organizzata seregnese, scaturiti dalla decisione dei militari di impedire l’uscita dal settore finché gli ultras lecchesi non se ne fossero andati, per evitare ogni possibile contatto. Nei tafferugli, un sostenitore ha riportato un colpo al naso, sanguinante.
Seregno-Lecco 0-0
Seregno: Aiolfi; Moretto (1’ st Lillo), Cusaro, Caso; Ronchi, Szekely (21’ st Curia), Marchini, Romeo, Arca; Capogna, Valente (15’ st Jeda). A disp.: Bardaro, Terminello, Fumagalli, D’Ovidio ed Arduini. All.: Andreoletti.
Lecco: Salvadori; Garofoli, Mapelli, Orlando, Marcone (10’ st Meyergue); Colombo, Riva (33’ pt Romano), Donnarumma (37’ st Cardinio), Di Giovanni, Caraffa; Parravicini. A disp.: Martinez, Benedetti, Malvestiti, Raviotta e Disarò. All.: Cuoghi.
Arbitro: Monaldi di Macerata.
Note: ammoniti Cusaro (S), Valente (S), Arca (S), Caraffa (L), Meyergue (L) e Garofoli (L). Calci d’angolo: 6-4 per il Seregno. Recuperi: 1’ pt, 3’ st.