Brava Margherita, portabandiera dell’Italia e bronzo ai mondiali paralimpici

La seregnese, 13 anni ipovedente, porta il tricolore in Svizzera e sale sul podio
Margherita Paciolla portabandiera italiana ai campionati del mondo paralimpici
Margherita Paciolla portabandiera italiana ai campionati del mondo paralimpici

La 13enne seregnese Margherita Paciolla, nata il 7 settembre 2003, è stata l’alfiere, il portabandiera della nazionale italiana, giovedì, a Nottwil, un comune svizzero di 3.600 abitanti, nel Cantone di Lucerna, all’apertura della prima edizione dei campionati mondiali paralimpici giovanili di atletica, che si concluderanno domani.

La più giovane degli azzurri

La Paciolla (polisportiva Milanese 1979), ipovendente, fa parte del gruppo di nove azzurrini guidati da Stefano Ciallella, responsabile tecnico del settore giovanile, coadiuvato da Mario Poletti, ed è stata chiamata per gareggiare in tre specialità: 100 e 200 metri piani e il salto in lungo.

È la più giovane della compagine azzurra, ma soprattutto è la prima volta in assoluto che entra a far parte della nazionale.

Ieri mattina alle 9.30 ha gareggiato nei 100 metri, ottenendo la medaglia di bronzo, con il tempo di 14”.47. Suo nuovo primato personale. Il precedente di 14”83 l’aveva ottenuto ai campionato italiani che si sono svolti il 3 e 4 giugno a Isernia. La gara è stata vinta dalla spagnola Maria De Los Angeles Garcia Melero in 13”95, al secondo posto l’altra italiana Carlotta Bertoli in 14”44. Raggiunta al telefono Margherita Paciolla, ha detto: «sono felicissima di questo terzo posto, ma ancor più perché due italiane sono salite sul podio. Ero molto emozionata alla partenza, ma mi sono sciolta subito dopo il via tanto che sono andata in progressione e in rimonta. Ci fossero stati ancora due metri ero medaglia d’argento, che spero di ottenere oggi nella prova sui 200 metri, dove mi trovo a mio agio perché rimonto in progressione.

«Toccavo il cielo con un dito»

Anche ai campionati italiani avevo fatto bene sulla doppia distanza centrando la medaglia d’argento. C’è da dire che ho gareggiato con atlete di età superiore alla mia e in questa disciplina conta molto.

A questi primi miei mondiali ho provato tante soddisfazioni ed emozioni, la prima su tutte essere stata la portabandiera dell’Italia. Una gioia ed un onore indescrivibile, mi sembrava di toccare il cielo con un dito».

Margherita Paciolla in questo suo primo mondiale ha il conforto e il calore di mamma Luisa, papà Germano e del fratellino Francesco. Questa mattina l’atleta seregnese è impegnata nei 200 metri e domani nel salto in lungo. Paolo Volonterio