Un corso di cucina …per vivere meglio

L’idea di non lasciare sole le persone con un disagio mentale è il motore di tutto. A volte basta un corso di cucina per alleviare il peso di un disagio che soffoca. Da Asvap, Associazione volontari aiuto ammalati psichici con quattro sedi in Brianza, la socializzazione è da sempre lo strumento riabilitativo prioritario.
Il corso di cucina a Brugherio
Il corso di cucina a Brugherio (Foto gentilmente concessa da Asvap)

Luciano ne è entusiasta e ha già sperimentato alcune ricette a casa sua. Ad Alberto è piaciuto, anche se cucinare non sarà mai una delle sue attività preferite, lui che vive a Casa Enrica, nel quartiere San Giuseppe a Monza, una delle residenze leggere presenti in città dedicate alle persone che si confrontano ogni giorno con problemi di disagio mentale. Alberto, a turno, con altri tre ospiti, deve occuparsi della cucina o delle pulizie. Come in qualsiasi famiglia.

Luciano e Alberto sono due dei dodici utenti di Asvap, Associazione volontari aiuto ammalati psichici, che hanno preso parte al corso di cucina, appena concluso, alla Fondazione Clerici di Brugherio. “A tavola con il benessere” fa parte del percorso più ampio “Guardiamoci intorno…per vivere meglio” che ha l’obiettivo di aiutare a sviluppare autonomia nelle persone con disagio mentale. Trenta ore, in dieci lezioni, una volta alla settimana, guidati dal docente della Fondazione Pierluca Valsecchi. Biscotti di pasta frolla per la colazione, pasta fresca con sugo, ma anche ricette per utilizzare gli avanzi o per realizzare un piatto unico caldo o freddo o i trucchi per rendere i cibi più saporiti o più digeribili. E ancora come fare la spesa al risparmio per prepararsi un sano spuntino. Insomma, regole di facile applicazione per coloro che talvolta vivono giorni in cui anche preoccuparsi di cosa mangiare appare come un’attività insormontabile. “Una esperienza bella – commenta Luciano – che ci ha fatto mettere davvero le mani in pasta”. E la gioia sta tutta nell’aver realizzato persino una torta di mele. Anche questa è autonomia.

Quello dell’assistenza alle persone colpite da disagio mentale e alle loro famiglie è un universo complesso, molto complesso. Proprio come la salute mentale. Un universo spesso sconosciuto anche da quanti avrebbero il diritto di sapere che ci sono servizi, strutture, persone che possono alleviare dal peso di un disagio che può apparire ingestibile in solitudine e che invece diventa controllabile se inserito in percorsi di socializzazione. Un piccolo grande esempio di questo universo di aiuti si trova in Asvap. Gestita da famiglie e volontari, l’associazione parte da lontano, dal 1988, dalla volontà di dar vita a strumenti di mutuo-aiuto tra persone con lo stesso problema.

A volte può bastare una domenica pomeriggio, con un paio d’ore insieme per scacciare il peso di una solitudine dell’anima, di un disagio che assale e travolge, che a volte soffoca senza sapere bene come. E perché. O forse sì, ma poco importa: il disagio divora comunque. Altre volte è proprio un corso di cucina, con un cuoco che mostra le ricette più semplici, da fare a casa propria, per coccolarsi, mettendo le mani in pasta. A volte queste semplici cose non bastano. Allora lo stare in case “speciali”, magari solo per un periodo temporaneo, può aiutare davvero a ripartire, a superare i momenti più critici, o anche solo più semplicemente ad andare avanti. Spesso sono le famiglie ad avere la necessità di un sostegno psicologico, talvolta con una semplice telefonata a qualcuno che ne sa, che capisce il problema, che è capace non solo di ascoltare ma anche di suggerire un aiuto concreto, verso strutture e servizi del territorio. Asvap è questo e tanto altro e ora i volontari, con sedi a Monza, Cesano Maderno, Brugherio e Macherio hanno bisogno di nuova linfa, di nuovi aiuti, di qualcuno che voglia anche semplicemente dedicare un paio d’ore alla settimana a una delle attività o anche solo a regalare un po’ di compagnia. Gesti semplici, gesti di quotidianità. Proprio con in una famiglia.

Per info: www.asvapbrianza.it.