Caro Springsteen, molte grazie a te

“Quindi, fino a che non ci reincontriamo, tenete duro... e ci vediamo sulla strada”. È l’arrivederci di Bruce Springsteen dopo la conclusione del Wrecking ball tour. Con una lettera e un video.

“Quindi, fino a che non ci reincontriamo, tenete duro… e ci vediamo sulla strada”. È l’arrivederci di Bruce Springsteen al pubblico che l’ha seguito per quasi due anni, 135 concerti e 242 canzoni (fonte Badlands.it), dopo la conclusione del Wrecking ball tour. Non che tutti siano stati presenti a tutti i concerti, ma un po’ è stato davvero così: perché ogni serata è stata raccontata, commentata live sui social, fotografata, quindi vissuta. Da tutti.

Da tutti coloro a cui era rivolta la lettera che giovedì il Boss ha scritto, firmato e inviato via internet per ringraziare “tutti i vagabondi e viaggiatori che hanno affrontato sera dopo sera lunghi voli, viaggi in auto, lunghe attese, la pioggia, la mancanza di sonno per ispirarci e caricarci”. Una lettera per i fan di lunga data e per quelli più giovani (“you’re our future”).

E per tutti coloro che sono “saliti sul palco con noi a ballare, cantare, suonare la chitarra (o la washboard!) grazie per essere stati temporaneamente dei membri onorari di quella che credo sia la più grande band sulla faccia della terra. Ci avete portato sorrisi e ve la siete cavata con grazia e buonumore. Infine, a tutti voi che eravate lì fuori, vi mandiamo i nostri più forti e sentiti grazie. Ci avete fatto riscoprire la grande passione per ciò che facciamo e faremo del nostro meglio per onorare tutto ciò”.

Un saluto e un arrivederci al prossimo disco, al prossimo tour. Perché questo signore di 64 anni (classe ’49, mese di settembre) sembra non riuscire a stare fermo. Non volere stare fermo. Uno stakanovista del palco, tanto preciso e metodico quanto appassionato e generoso.

È anche per questo che pure alla vigilia delle vacanze (ma lo saranno?) ha regalato una novità: la lettera era accompagnata da un video speciale per una nuova versione di “Dream baby dream”, il brano dei Suicide con cui chiudeva i concerti del tour 2005. In cinque minuti scorrono gli highlights del Wrecking ball tour, c’è la pioggia (che contribuisce a creare il momento epico), ci sono sorrisi e occhi gonfi. E c’è anche San Siro con la sua dichiarazione d’amore (leggila qui).

E se a qualcuno Springsteen non piace, abbia pazienza. Probabilmente non l’ha mai visto dal vivo.

Il video di Dream baby dream postato su Youtube.