Pedemontana, lettera dei sindaci: nulla di fatto, solo e sempre parole

I sindaci dei comuni coinvolti dalla passaggio della Pedemontana, lamentano la mancanza di decisioni concrete e tramite un documento affermano: «Pedemontana, nulla di fatto».
La protesta contro Pedemontana
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I sindaci dei comuni coinvolti dalla passaggio della Pedemontana, lamentano la mancanza di decisioni concrete e tramite un documento affermano: «Pedemontana, nulla di fatto».

Ci sono ancora incertezze sulla realizzazione della tratta B2 dell’autostrada, dopo che anche la gara per la vendita di azioni Serravalle, da parte della Provincia, finalizzata a ottenere finanziamenti per l’opera Pedemontana, è andata deserta. I Comuni di Barlassina, Cesano Maderno, Lentate Sul Seveso, Meda e Seveso «pretendono risposte scritte da Regione Lombardia, Apl e Cal, non essendo più disposti a tollerare questa irresponsabile presa in giro». Inoltre, i Comuni considerano «inaccettabili» i risultati dello studio sul traffico ordinato da Apl alla società Righetti e Monte.

Lo studio era finalizzato a valutare la situazione sulle strade, se fossero rese operative solo le tratte A e B1 fino all’ingresso della Milano-Meda e non venisse realizzata la B2. Il 9 settembre, il sindaco Giacinto Mariani di Seregno, rappresentante dei sindaci, sia in sede di Segreteria tecnica, che di Collegio di vigilanza, ha convocato i sindaci dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza, interessati dal passaggio dell’autostrada, per conoscere le loro istanze. A conclusione dell’incontro, il rappresentante è stato sollecitato a richiedere a Regione Lombardia, Cal, Apl: lo stato finanziario dell’opera, le previsioni di realizzo delle singole tratte, lo status di approvazione del progetto esecutivo della B2.

I Comuni hanno di nuovo ribadito di non essere disposti a procedere oltre, in mancanza di risposte. Durante l’incontro convocato dalla Regione l’11 settembre, presenti la Provincia di Monza e Brianza e i sindaci della tratta B2 e di Bovisio Masciago, si è appreso che per il progetto esecutivo della tratta B1 è prevista la completa validazione entro ottobre prossimo. Mentre quello della tratta B2 verrà validato a dicembre. Tale progetto conterrà anche le conclusioni richieste dalla prescrizione Cipe, per quanto riguarda la diossina. «Il tracciato dell’opera del progetto esecutivo non potrà essere diverso da quello del progetto definitivo e pertanto nel caso si rilevasse la presenza di diossina, l’area dovrà essere bonificata. A questo riguardo, lo scorso 10 settembre, il Consiglio regionale ha approvato con voto unanime una mozione che di fatto ha reso proprie le istanze espresse dai sindaci in questi mesi attraverso diverse lettere e cioè che le ulteriori analisi richieste vengano effettuate in contradditorio con l’Arpa, prima della validazione del progetto esecutivo e che le amministrazioni comunali siano informate preventivamente rispetto a ogni tipo di intervento sul territorio».

Il vero cambio di passo richiesto dai comuni è che su un tema tanto delicato come quello della salute pubblica i sindaci siano concretamente coinvolti. Le preoccupazioni dei sindaci sono state espresse anche nel Collegio di vigilanza del 16 settembre in Regione Lombardia, presenti anche Apl, Cal e l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione, Del Tenno. Le due società hanno ribadito l’intenzione, nonostante le difficoltà di finanziamento dell’opera, di completare tutto il progetto dell’autostrada. Per tutte le altre questioni irrisolte invece, argomento di diverse lettere inviate dai sindaci che non hanno mai avuto risposta, l’assessore Del Tenno ha promesso un nuovo incontro. «Insomma, riunioni su riunioni, un nulla di fatto promesse solo verbali che mettono a rischio la salute dei cittadini e l’area più produttiva della Lombardia, che rischia la paralisi. Tutto questo alla vigilia dell’Expo 2015. E’ bene che la politica si muova prima per non piangere dopo la perdita di fette importanti di made in Italy manifatturiero delle nostre imprese».