Roma convoca sindacati e azienda per discutere del piano industriale annunciato dalla Star. L’incontro è fissato per lunedì 7 marzo, nel pomeriggio, al ministro dello Sviluppo economico. «La pressione sull’azienda Star svolta dalle istituzioni, Comune, Regione e prefettura – scrive la Cisl – oltre alle azioni messe in campo dalle organizzazioni sindacali, sia confederali che di categoria, di Cgil, Cisl e Uil, hanno portato al raggiungimento dell’obiettivo primario: poter confutare nel merito il piano industriale al Mise, prima di arrivare a parlare di possibili o potenziali ricorsi agli ammortizzatori sociali».
«Continueremo a monitorare la situazione, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire la più ampia visibilità e una continua opera di pressing per rendere chiare le intenzioni del territorio e delle maestranze a tutelare un marchio e una produzione storica. Abbiamo bisogno di nuove linee produttive vere, le uniche che possono garantire un futuro ai lavoratori e alle lavoratrici di Star» afferma il Segretario Fai Cisl Monza Brianza Lecco, Vincenzo Nisi.
Marco Viganò, segretario generale della Cisl Monza Brianza Lecco, aggiunge: «Non ci basta la pubblicità, che promuove alcuni prodotti come fatti in Italia ma, in realtà, realizzati interamente fuori dal nostro paese. Vogliamo poter fare un Made in Italy dalla materia prima al prodotto finale. Insomma, chiediamo chiarezza per i lavoratori sul destino del sito e sulla continuità produttiva per evitare che l’azienda “continui a giocare a dadi” con i lavoratori».