Sono 221 milioni in totale e più di 17 per la provincia di Monza e Brianza: sono questi i numeri dell’indotto del Salone internazionale del mobile di Milano secondo uno studio della Camera di commercio monzese con dati Ciset, Istat, Cosmit e Registro Imprese. Un po’ le “prove generali di Expo 2015” aggiunge la camera che osserva: i flussi turistici dell’evento che inizia martedì 14 aprile a Milano crescono del 7,2% rispetto all’edizione dello scorso anno.
«Accanto all’alloggio, il cui indotto è di quasi 172 milioni di euro, in aperitivi e cene del “dopo Salone” e del Fuori Salone si spenderanno circa 19 milioni di euro, poco meno dei 20,5 milioni che buyers e visitatori destineranno allo shopping. A livello territoriale a beneficiarne maggiormente sarà Milano, con circa 161 milioni di euro, per lo più distribuiti nel sistema ricettivo». Ma anche Monza ricava la sua parte, con quei 17 milioni distribuiti soprattutto tra alloggio, trasporti, shopping e ristoranti.
«Sono complessivamente 14.575 le imprese lombarde attive nel legno-arredo e attività di design specializzate in Lombardia nel 2014, di cui il 36,8% attivo nell’industria del legno (5.370), il 35% nella fabbricazione di mobili (5.094) e il 28,2% nelle attività di design specializzate (4.111) – aggiunge la Camera di commercio -. Milano è la capitale lombarda del design con 1.686 attività specializzate nella progettazione e disegno, Monza e Brianza detiene il primato della produzione di mobili e industria del legno con 2.230 imprese, e insieme alle aziende attive a Como, costituisce un distretto del legno arredo composto da 3.723 attività».
«Il patrimonio di eccellenze del legno arredo che caratterizza il nostro territorio rappresenta il miglior biglietto da visita per far conoscere i nostri prodotti nel mondo – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – Il brand del “made in Brianza” è conosciuto a livello internazionale come sinonimo di qualità e bellezza, un brand che grazie ad Expo potrà rendersi ancora più visibile agli occhi del mondo.»