Il prodotto interno lordo di un’ipotetica super provincia Milano, Lodi e Monza e Brianza è il quarto d’Europa. Per quanto lontano sia da Madrid, che vale quasi il doppio, sia da Londra e da Parigi, ciascuna almeno cinque volte superiore al blocco milanese. Lo dice uno studio che il Corriere della Sera ha commissionato alla Camera di commercio di Monza. L’analisi è stata realizzata su dati del registro imprese ed Eurostat tra il 2011 e il 2013.
Volendo chiamarla “grande Milano”, un’espressione che potrebbe risultare indigesta a molti brianzoli, si parla di un Pil d’area di 185 miliardi di euro, contro i 332 di Madrid e – procedendo verso la testa della classifica – i 617 di Londra e i 623 di Parigi.
La classifica cambia se si guarda al Pil pro capite e non a quello complessivo, facendo quindi i conti con il numero di abitanti dell’area. In questo caso il territorio milanese allargato è sesto in Europa, con 44.700 euro, con una classifica guidata da Stoccolma, Parigi, Madrid e Londra, Amsterdam. Poi Milano e, alle spalle, Amburgo e Lione.
«La Milano allargata continua a farsi carico del ruolo di locomotiva del Paese» scrive il Corsera. Che aggiunge: « Frenata però dai mali di cui soffre l’Italia nel suo insieme: burocrazia, lentezza della giustizia, un carico fiscale tra i più elevati d’Europa e così via lamentando. Ma in realtà, come dimostra il confronto messo a punto dalla Camera di Monza, il nemico è anche un altro. Una popolazione che invecchia mentre il tasso di natalità resta tra i più bassi. E questo non aiuta a guardare al futuro».