Esuberi Candy, la proposta della Cgil: modello “Whirpool” anche a Brugherio

La Fiom Cgil mette sul tavolo una nuova proposta dopo l’annuncio dei 340 esuberi nel sito produttivo di Brugherio: modello Whirpool anche in Brianza per salvaguardare la produzione ed evitare tagli strutturali.
Presidio alla Candy
Presidio alla Candy Valeria Pinoia

Modello Whirpool anche per la Candy. È la proposta avanzata dalla Fiom Cgil a pochi giorni di distanza dall’annuncio choc dell’azienda, che ha presentato un piano per 340 esuberi nel reparto produttivo di Brugherio. Traduzione: tenere in vita i reparti brianzoli ed evitare che il destino della produzione sia l’esodo all’estero. Per la Whirpool l’intesa sindacale prevede che tutti gli stabilimenti italiani abbiano “missioni produttive”, non ci siano tagli strutturali, incentivi all’esodo o reimpiego in altri centri italiani del gruppo.

LEGGI l’annuncio degli esuberi Candy

«L’accordo sottoscritto nella giornata di ieri per Whirlpool può e deve essere un buon viatico per affrontare la questione Candy» dice Pietro Occhiuto, segretario della Fiom Cgil di Monza e Brianza: «Gli esuberi annunciati rappresentano di fatto un reale disimpegno della famiglia Fumagalli rispetto allo stabilimento di Brugherio. Questa nostra preoccupazione l’abbiamo rappresentata ieri al sindaco di Brugherio il quale si è detto pronto a favorire la costruzione di un tavolo istituzionale per affrontare questa spinosa questione». La conclusione della Fiom è che «l’ipotesi cardine che ha favorito l’accordo Whirlpool, quella di riportare parte della produzione in Italia, deve essere la strada maestra che dovrà essere seguita da Candy».