Albiate ha dato l’addio a un grande concittadino con commozione e grande compostezza. Lunedì 3 ottobre il cimitero del piccolo paese brianzolo ha accolto la salma di Bernardo Caprotti, fondatore della catena di supermercati Esselunga.
L’imprenditore era nato ad Albiate nel 1925 e da lunedì riposa nella cappella di famiglia. Una cerimonia in forma strettamente privata, come da volontà dello stesso Caprotti. I funerali si sono svolti di prima mattina nella chiesa di San Giuseppe, nel centro di Milano, alla presenza di circa 200 persone e celebrati da monsignor Giuseppe Maggioni.
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Hanno partecipato entrambe le famiglie dell’imprenditore albiatese, la seconda moglie Giuliana e la figlia Marina, e i figli di primo letto, Giuseppe e Violetta. Accanto a parenti e collaboratori più stretti del fondatore di Esselunga (tutti i negozi lunedì mattina sono rimasti chiusi per lutto).
Al termine delle esequie, la salma di Caprotti ha raggiunto Albiate, paese al quale l’imprenditore era molto legato.
In una occasione pubblica del 2015 a Monza, Bernardo Caprotti definito imprenditore brianzolo tenne a precisare col suo inconfondibile piglio le sue origini: «Vi correggo, mi sun de ‘lbià..!».
Fino a quando la salute glielo ha consentito, Caprotti tornava spesso nel comune in cui era nato ed aveva mosso i primi passi nel mondo del lavoro, e soprattutto per far visita ai defunti, nel cimitero di piazza La Pira.
Nonostante il massimo riserbo, diversi concittadini lunedì hanno raggiunto il camposanto per salutare commossi un imprenditore molto stimato. Che è tornato nella sua Albiate e ora riposa accanto ai suoi cari.
Bernardo Caprotti è morto il 30 settembre a 90 anni. Ne avrebbe compiuti 91 il 7 ottobre.