“Vajont, la diga della vergogna” Il film di Martinelli su Rai Movie

“Ma no, signorina, stia pure tranquilla, tutto è sotto controllo”. Sono gli ultimi istanti prima della tragedia sulle montagne tra Friuli e Veneto così come la racconta Renzo Martinelli nel film “Vajont - La diga del disonore”, girato nel 2001 dal regista di Cesano Maderno. Mercoledì 9 ottobre in prima serata su RaiMovie.
La locandina del film “Vajont- La diga del disonore” di Renzo Martinelli
La locandina del film “Vajont- La diga del disonore” di Renzo Martinelli <?EM-dummyText Crediti?>

“Pronto? Mi sente?”. “Chi è all’apparecchio?!”. “Sono Margherita Toffoli, la centralinista di Longarone, volevo sapere: c’è pericolo per Longarone?”. “ Ma no, signorina, stia pure tranquilla, tutto è sotto controllo”. Sono gli ultimi istanti prima della tragedia sulle montagne tra Friuli e Veneto così come la racconta Renzo Martinelli nel film “Vajont – La diga del disonore”, girato nel 2001 dal regista di Cesano Maderno in una produzione italo-francese.

Che ha saputo coinvolgere come interpreti Michel Serrault, Daniel Auteuil, Laura Morante, Jorge Perugorría, Leo Gullotta e ha deciso di raccontare la storia a partire dal 1959. Quando la diga stava per essere completata.Là sopra si intrecciano anche le storie di Olmo e Ancilla, il primo che abita sopra, dove siedono i paesi di Erto e Casso e la seconda, che abita a Longarone, la città spazzata via dalla valanga. Tra inchiesta e narrazione, il film ripercorre la storia del Vajont con Laura Morante che interpreta Tina Merlin, la giornalista del quotidiano l’Unità che non ha dato tregua ai troppi silenzi sulla vicenda, prima e dopo la sciagura.

Il 9 ottobre del 1963 la storia è raccontata dai numeri: «Alle ore 22:39, però, la natura si scatena. 260 milioni di metri cubi di roccia si staccano dal Monte Toc e precipitano nel lago, sollevando una massa d’acqua di 200 metri di altezza e di 50 milioni di metri cubi; 25 milioni di metri cubi d’acqua si abbattono sui paesi di Erto, Casso, sulle frazioni di San Martino, Pineda, Spesse, Patata, il Cristo, Frasein: 160 morti. L’altra metà scavalca la diga (sfasciando il coronamento) e precipitano verso la piana del Piave. Vengono spazzate via dalla faccia della terra: Longarone, le frazioni di Pirago, Villanova, Faè, il paese di Castellavazzo con la frazione di Codissago e la borgata di Vajont: 2.000 morti». Qui un’intervista recente a Renzo Martinelli realizzata da Rita Bartolomei, dove racconta di essere al lavoro anche su un film sul dopo-disastro.

Lunedì 14 ottobre in mattinata Renzo Martinelli incontrerà gli studenti del collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, che avranno l’occasione in mattinata di vedere il film del 2001 e di parlare di quei fatti con il regista. Mercoledì 9 ottobre il film viene messo in onda in prima serata da Rai Movie.