La metropolitana per Vimercate torna al capolinea, con i progetti fatti finora tutti da rifare, al punto che ora si riparte da uno studio di fattibilità che valuti quale sarà il sistema di trasporto pubblico migliore, sotto il profilo dei costi e benefici, tra il capolinea della M2 di Cologno Nord e Vimercate.
Sicuramente quanto fatto finora -il progetto preliminare approvato nel 2009 dalla Regione per prolungare la linea verde di 9,7 chilometri, con 6 fermate fino alle Torri Bianche e 466milioni di costo stimato- non ha futuro dopo la bocciatura ricevuta nel 2010 dalla Corte dei conti che ne aveva messo in discussione la copertura finanziaria. Da allora il metrò per Vimercate non è andato più avanti ma una svolta dovrebbe esserci tra poco sotto la guida del Comune di Milano.
Giovedì sera era a Vimercate, ospite della Festa dell’Unità del circolo Pd di Oreno, l’assessore milanese ai Trasporti Marco Granelli per partecipare a un dibattito sui trasporti pubblici con l’ex sindaco e consigliere regionale Enrico Brambilla e il segretario provinciale Pd Pietro Virtuani, ed è stata l’occasione per chiarire la prospettiva che da Milano si ha del vimercatese. Soprattutto dopo l’approvazione due settimane fa da parte del Consiglio comunale meneghino del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile dell’area milanese che sul prolungamento verso nord della M2 ferma i binari a Brugherio e oltre ipotizza altri tipi di collegamento.
Il criterio adottato a Milano è quello dei costi-benefici dell’opera «l’unico sistema che potrà permettere di superare questioni finanziarie come quelle sollevate dalla Corte dei conti per il vecchio progetto – ha detto Granelli -. Rispetto al passato anche il ministero dei Trasporti, prima di stanziare i soldi, chiede un progetto preciso e poi decide se metterci le risorse».
Si riparte quindi dalle ipotesi del Pums, con Granelli che annuncia che sta affidando ai tecnici di Metropolitana Milanese spa di realizzare lo studio di fattibilità per il prolungamento della collegamento metropolitano fino a Vimercate, ovvero un documento tecnico economico che valuti le varie possibilità. E saranno quattro le ipotesi che saranno studiate sotto il profilo costi-benefici, dalla soluzione minima di una linea di bus da Cologno a Vimercate, alla massima della metropolitana vera e propria, passando dalle soluzioni intermedie di “Bus rapid transit”, ovvero una linea di bus elettrici che viaggia su corsie dedicate (come un metrò di superficie su gomma) oppure una metro-tranvia. Realizzare lo studio dei 4 scenari costerà 242mila euro, un costo che Milano è pronto ad anticipare ma su cui chiederà un contributo anche ai 6 Comuni coinvolti: «Per lo studio ci sarà bisogno dai 3 ai 5 mesi – conclude Granelli -. Poi saranno i Comuni a scegliere, secondo il rapporto costi benefici, quale scenario preferiscono, e una volta individuato si procederà con le fasi di progettazione della nuova opera».