Sono 1500 le firme raccolte in calce alla petizione lanciata da Alice Rossini, mamma di Emma Houda, tre anni compiuti a marzo, rapita un anno e mezzo fa dal padre siriano Mohamad Kharat, perché il governo e il parlamento si attivino per riportare la piccola alla sua famiglia e alla sua casa di Velasca. L’iniziativa è in corso da dicembre, reclamizzata soprattutto via web nella pagina Facebook del gruppo ‘Ridiamo la piccola Houda Emma alla sua mamma’. “Ci siamo ritrovati con l’avvocato e abbiamo conteggiato le firme, siamo attorno alle 1500 –ha confermato Alice Rossini- Abbiamo chiesto a tutti coloro che si sono attivati di inviare le firme raccolte per arrivare così a chiudere la petizione e ad avere il conto finale delle adesioni. Credo che per la metà di maggio invieremo tutto al parlamento e al governo e probabilmente, insieme a ciò, chiederemo un incontro con la presidente della Camera, Laura Boldrini, per argomentare di persona la situazione e per sottolineare il valore della petizione e ottenere il giusto ascolto”. Il coinvolgimento del governo non si fermerà qui. La mamma di Emma già annuncia: “Intendo scrivere a breve al neoministro degli Esteri Emma Bonino. È una persona che stimo, è una donna, e questo spero serva a entrare in più facile comunicazione su questa vicenda, e ha sempre dimostrato sensibilità e tempra quando si tratta di affrontare, anche in modo battagliero, questioni di diritto e di umanità. La mia speranza è che Emma Bonino possa essere risorsa preziosa per il Paese anche occupandosi del mio caso”.
Vimercate, petizione per Emma «Un appello a Bonino e Boldrini»
Sono 1500 le firme raccolte in calce alla petizione lanciata da Alice Rossini, mamma di Emma Houda, tre anni compiuti a marzo, rapita un anno e mezzo fa dal padre siriano Mohamad Kharat. Presto le consegnerà al presidente della Camera Laura Boldrini. Sarà chiesto un incontro a Emma Bonino.