È di 150mila euro la spesa che la parrocchia di Villasanta dovrà sostenere per mettere in sicurezza il vecchio cinema Lux. Lo ha confermato di recente il parroco don Ferdinando Mazzoleni che aveva ipotizzato in un primo momento la necessità di soli 100mila euro. Comunque sia, la cifra dovrà essere concessa da una banca tramite finanziamento. Ed è proprio quello che il sacerdote sta attendendo in questo periodo, oltre al lasciapassare dell’Ufficio amministrativo diocesano.
I lavori sono richiesti con urgenza non solo dalla situazione dell’edificio di via Veneto ma anche da un’ordinanza dell’amministrazione comunale, seguita a quell’ultimo segno di degrado comparso qualche mese fa: il cedimento all’interno di una porzione angolare del tetto.
Non si tratta, hanno detto gli esperti, di un crollo o di un problema strutturale. La perizia pretesa dal Comune e poi ordinata dal parroco ai tecnici nel mese di maggio parlava chiaro: « Si sono constatate la regolarità delle superfici e degli spigoli nei vari getti; la regolare conformazione degli intradossi e dei solai e la loro integrità; l’idoneità dei materiali delle strutture; l’assenza di tracce di cedimenti nelle strutture».
Ciò non toglie che ci sia il rischio di un distacco di qualche pezzo, come l’intonaco della facciata lato palazzetto dello sport, deteriorata dal tempo, dall’abbandono e dalle infiltrazioni.La stessa perizia infatti sottolineava: umidità e infiltrazioni «hanno gravemente deteriorato le strutture, scoprendo i ferri d’armatura, rompendo alcuni elementi in laterizio e causando distacco di alcune porzioni d’intonaco».
L’intenzione del parroco, sentiti i tecnici, sarebbe dunque quella di ripulire l’intera facciata del cinema per scongiurare il pericolo che qualche frammento precipiti al suolo e di mettere mano al problema delle infiltrazioni che hanno causato il cedimento di maggio e che accelerano continuamente il deterioramento dello stabile.
I 150mila euro che dovrebbero essere investiti nella messa in sicurezza (perchè non si può certo parlare di recupero) dello stabile si aggiungono agli oltre 200mila spesi 5 o 6 anni fa per sistemare l’interno. Per il momento dunque la parrocchia ha già versato oltre 350mila euro ma senza poterne eventualmente godere i frutti. Così sarà fino a quando non interverrà un progetto di rilancio o recupero di un edificio che ha fatto la storia sociale di Villasanta e che svetta indecoroso nel cuore della città. L’obiettivo, sul quale don Ferdinando ha provato in passato a lavorare con idee ritenute forse troppo grandiose, sarà raggiunto solo con un interessamento diretto e attivo della Curia.
Oggi, nell’attesa che le pratiche finanziarie e burocratiche per la messa in sicurezza vengano perfezionate, ai piedi del Lux restano quelle transenne che tengono i pedoni lontani dall’area a rischio. La soluzione non può che essere temporanea sia per la sua efficacia parziale sia perché costringe i passanti ad attraversare o a camminare sulla carreggiata per superare l’ostacolo.