Ha fatto della ginnastica e della danza la sua passione e professione, della bellezza un biglietto da visita e della costanza la sua arma vincente. Vera Santagata ha 26 anni, un passato ricco di medaglie e titoli come ginnasta, e come reginetta di bellezza a Miss Italia, un presente come insegnante di danza classica e ballerina e un futuro che si sta costruendo giorno dopo giorno.
Gli inizi
Tutto è iniziato all’età di 3 anni quando la mamma porta la piccola Vera al primo allenamento di ginnastica ritmica nella Muggiò ‘75, e già allora è emerso il caratterino. «All’epoca – racconta Vera- in società c’erano le atlete più forti del momento, un giorno, dopo aver incontrato Samanta Ferrari, reduce dagli Europei, le dissi che faceva la ruota quasi come me». I successi non tardarono ad arrivare: nel 1998, a 11 anni, conquistò il titolo di campionessa regionale e il premio nazionale La Torretta dell’anno. A 13 anni è nella nazionale individualiste, partecipando a gare internazionali in Portogallo, Francia e Ungheria dove ha conquista due ori e due argenti con l’altra atleta individualista. Poi la svolta, la crisi (forse). «A sedici anni ho sentito il peso dell’impegno – aggiunge Vera – andavano avanti solo le atlete più forti caratterialmente e io in quel momento non me la sentii di proseguire.»
Una nuova vita
«Smisi con la ginnastica, ma non rimasi ferma e iniziai con la danza all’Ateneo della danza.» Presto Vera viene notata dall’insegnante e si diploma anche alla Royal Accademy of Dance, una qualifica prestigiosa. Da qualche anno ha unito la passione della ginnastica a quella della danza grazie ad alcuni compagnie come i Ryth.mix ospiti giovedì sera al Villoresi di Monza. Ma Vera non dimentica lo studio. Il diploma di geometra è nel cassetto. Ma le manca un esame per laurearsi in Giurisprudenza. Ma nel cassetto di Vera non c’è solo un diploma, bensì anche la fascia di Miss Cinema conquistata nel 2005 al concorso di Miss Italia che proprio stasera vedrà l’elezione della nuova reginetta.
«Ecco il mio futuro»
«E’ stata una bella esperienza – conclude Vera – ed è un vero peccato che ci siano tante polemiche. Nel 2005, ricordo, era stata introdotta anche l’esibizione delle concorrenti e io naturalmente proposi la danza, ma sapevo bene che stavo per essere giudicata per la bellezza. Il concorso nasce come tale.» Vera arrivò ottava e conquistò una delle fasce più importanti: quella di Miss Cinema. Ma una volta bastò. «Il mio sogno è un altro: mi piacerebbe insegnare a scuola ai ragazzi delle medie o delle superiori, e aprire una scuola di danza mia». E se a 16 anni forse Vera non fu abbastanza forte per proseguire, adesso non la ferma più nessuno.