Una montagna di detriti al posto della fabbrica: ecco quello che resta della Frette di Concorezzo

Tutto quello che resta della Frette a Concorezzo è un cumulo di macerie. E una spianata di terra. Le ruspe hanno fatto il proprio dovere, demolendo i capannoni più recenti (ma vuoti dal 2007) dello storico marchio del tessile. Si salva solo la parte storica
Quello che resta della Frette di Concorezzo: in fondo si intravede la parte storica dell’azienda
Quello che resta della Frette di Concorezzo: in fondo si intravede la parte storica dell’azienda

Tutto quello che resta della Frette a Concorezzo è un cumulo di macerie. E una spianata di terra. Le ruspe hanno fatto il proprio dovere, demolendo i capannoni più recenti (ma vuoti dal 2007) dello storico marchio del tessile. A settembre inizieranno le costruzioni su un’area complessiva di 26mila metri quadri.


Tutto il quartiere interessato dal piano d’intervento sarà scisso fondamentalmente in due parti uguali. Nella parte antistante il cimitero per un’estensione di 13mila metri quadri sarà realizzata la parte commerciale, dove gli edifici faranno capo alla società tedesca Aldi che aprirà un suo discount a Concorezzo, mentre gli altri spazi commerciali saranno probabilmente affittati a McDonald, a uno store per detersivi e a un negozio di animali domestici. Nella parte che si rivolge verso il quartiere Milanino saranno edificate quattro palazzine per un totale di 85 appartamenti su un’area sempre di 13mila metri quadri per la quale Concorezzo Costruzioni investirà circa una decina di milioni di euro.


«Abbiamo ridotto sensibilmente la parte edificatoria passando da 92mila metri cubi a circa 43mila anche perché era impensabile costruire un numero più elevato di appartamenti- aveva spiegato a il Cittadino Daniele Consonni, manager di Concorezzo Costruzione che ha in mano il cantiere -. Verosimilmente tra un anno e mezzo i lavori saranno conclusi per quanto concerne gli appartamenti. Mentre la zona commerciale in gestione completamente ad Aldi dovrebbe essere pronta per la primavera 2018». Tra l’altro l’insediamento commerciale creerà secondo le previsioni tra i 60 e gli 80 posti di lavoro sul territorio.


L’amministrazione avrà anche diritto di prelazione per 24 mesi sull’uso della parte storica della Frette che si affaccia su via Dante. L’argomento verrà affrontato dalla giunta nei prossimi mesi insieme alle opposizioni e alle parti sociali per capire quale funzione sociale potranno avere l’ex refettorio e il capannone più piccolo.
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