Sabato 21 maggio dalle ore 10 alle 19 Enel Green Power, nell’ambito della terza edizione di International Parks Festival, aprirà al pubblico le porte della storica centrale idroelettrica Taccani di Trezzo sull’Adda. Acqua, energie rinnovabili e ambiente saranno i protagonisti della giornata. Oltre alle consuete visite guidate dell’impianto, il programma è ricco di appuntamenti per grandi e piccini con laboratori didattici e creativi, attività ludiche e di intrattenimento, buffet con degustazione di prodotti tipici del territorio, video interviste e cineforum.
A partire dalle 11.30 si terrà una tavola rotonda sul tema “Il rapporto tra centrale e paesaggio, la sostenibilità in Enel Green Power e la best practice della Centrale di Trezzo”. Al centro del dibattito, la riflessione sull’impegno messo in campo da Enel verso la sostenibilità e la ricerca costante di soluzioni innovative per la tutela del territorio.La centrale di Trezzo farà da cornice anche alle tante altre iniziative in programma per l’International Parks Festival, la manifestazione che da tre anni invita cittadini e istituzioni a conoscere e riflettere sul mondo dei Parchi. L’evento, realizzato con il sostegno di Enel Green Power, è in programma da giovedì 19 a martedì 24 maggio e presenta come tema per l’edizione 2016 ”Educare alla sostenibilità”.
L’impianto
La centrale idroelettrica Taccani di Trezzo sull’Adda in provincia di Milano è situata sull’asta fluviale del fiume Adda, all’interno dell’omonimo parco. L’edificio della centrale è posto sulla sponda destra dell’Adda poco a monte dello sbarramento. Sorge alla base del promontorio roccioso che determina l’ansa del fiume, sulla cui sommità rimangono le rovine del castello costruito nel 1370 da Barnabò Visconti.
La centrale fu realizzata dall’Architetto Gaetano Moretti che, utilizzando la caratteristica pietra locale chiamata “il ceppo”, riuscì a produrre un’opera di grande armonia compositiva, perfettamente integrata nell’ambiente fluviale che la circonda e nello sfondo costituito dai ruderi del castello medievale. L’impianto costituiva, per l’epoca in cui fu costruito, un vero e proprio “polo energetico” in quanto comprendeva oltre alla sezione idroelettrica con dieci generatori che fornivano una potenza di 10.000 kW, anche una sezione termoelettrica con quattro generatori a vapore della potenza complessiva di 4.000 kW destinati a integrare la produzione idroelettrica durante le magre invernali del fiume Adda.