Per non sbagliare, nel dubbio, contatta sempre il 112: è la prima regola, fondamentale, per affrontare e sconfiggere i truffatori che imperversano e trovano spesso nelle categorie della popolazione più deboli, vedi gli anziani, i loro principali obiettivi. A dare consigli per non cadere in trappola sono i carabinieri, con il maggiore Enrico Vecchio, comandante della Compagnia di Monza, spesso impegnato in incontri e lezioni per indicare come difendersi.

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La prima regola è senza dubbio quella più vecchia del mondo: non aprire agli sconosciuti. Dal Comune alle aziende di servizi (acqua, gas ed elettricità) tutti avvisano per tempo e ufficialmente (attraverso l’amministratore condominiale) se devono arrivare.

Capita poi che il truffatore di turno individui la sua vittima prescelta per strada e la segua fino a casa: in questo caso bisogna prestare attenzione e diffidare di sconosciuti che”attacchino bottone” con domande troppo personali e magari dicano di conoscere il vostro nome e parenti stretti.

Riguardo all’abbigliamento,il truffatore medio si veste elegante o indossa pettorine e divise o mostra tesserini di riconoscimento simili a quelli reali, ma che, a un occhio attento, appaiono marchianamente contraffatti. Ricordarsi che le forze dell’ordine operano quasi sempre in coppia, in divisa (mai con pettorine), e con l’auto di servizio.

Una volta a casa, inoltre, chiudere la porta non lasciando la chiave nella serratura ed evitare, nel caso, di mandare bambini ad aprire.