Settemila studenti brianzoli potrebbero ritrovarsi a piedi nel giro di qualche settimana: l’allarme è lanciato dal presidente della Provincia di Monza e Brianza Gigi Ponti, impegnato a calcolare quanti autobus attualmente in circolazione dovrà tagliare a causa della carenza di risorse.
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I venti milioni di euro straordinari stanziati dalla Regione per cercare di ripianare i deficit degli enti intermedi non sono sufficienti a coprire i buchi sul fronte del trasporto pubblico locale dovuti alle pesanti contrazioni dei trasferimenti statali: «In questo momento – spiega Ponti – ci mancano 1.800.000 euro rispetto ai 3.800.000 ipotizzati. È evidente che non potremo mantenere il servizio attuale: dovremo rinunciare a 800.000 chilometri di corse».
Via Grigna, promette, non effettuerà tagli lineari e annuncia l’apertura di un confronto con i sindaci, ma le ripercussioni sui pendolari e gli studenti saranno pesantissime: le corse festive e serali sono state già ridotte al minimo, quelle nei periodi cosiddetti “di morbida” sono state sfalciate. Ora i tecnici possono solo intervenire sugli orari di punta quando i pullman sono affollati di pendolari e alunni diretti alle scuole superiori. Molti ragazzi, soprattutto i residenti nei paesi più lontani dalle città in cui si trovano le scuole, rischiano di essere costretti a levatacce per arrivare in aula in tempo o, peggio ancora, di veder svanire il collegamento autobus. Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare con l’istituzione dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale che accorperà la Brianza a Milano e Lodi: l’organismo potrebbe spuntare qualche risparmio sui costi dei tragitti grazie alle economie di scala, ma per il suo avvio manca ancora la delibera del capoluogo lombardo che, sperano gli amministratori locali, potrebbe arrivare entro il termine di dicembre.
A fine anno, intanto, scadranno i bandi per le tratte nel vimercatese e nella zona Ovest della Provincia: le gare saranno prorogate per dar tempo agli esperti di comprendere quale sarà l’entità dei tagli da applicare ai nuovi bandi. Sarà inferiore al 24,3% paventato nei mesi scorsi, ma sarà comunque notevole. E si aggiungerà a quello dell’11% effettuato nelle ultime stagioni. Per il momento, invece, non dovrebbero essere toccate le corse urbane di Monza che, comunque, sono state anch’esse ridimensionate con la revisione, tra l’altro, dei tragitti delle circolari.
La contrazione delle linee, oltre che creare disservizi ai passeggeri, colpirà pesantemente il personale delle aziende di trasporti. In via Grigna non si azzardano a fare previsioni, ma sono diverse decine gli autisti che nel 2016 rischieranno il posto.