“Il centro Tao (terapie anticoagulanti orali) del San Gerardo di Monza sta andando verso la chiusura”. La denuncia arriva da Giovanni Anchieri, presidente dell’associazione che da dieci anni fornisce un valido aiuto ai 3700 pazienti in terapia anticoagulante orale. Anchieri aveva già denunciato il rischio chiusura a giugno e raccolto 2700 firme tra gli associati per chiedere alla direzione del San Gerardo di rivedere le proprie decisioni.
Ogni giorno dai 30 ai 40 pazienti ricevono una lettera che li invita a rivolgersi, d’ora in poi, al proprio medico curante. Questo significa disagi per molti anziani in cura e anche problemi, dal momento che alcuni medici non se la sentono di prescrivere una terapia. Pertanto il paziente è costretto ad andare in altri centri privati convenzionati. Oltre al disagio per la persona, il “viaggio” crea la dispersione delle competenze e un aggravio di costi per la sanità pubblica.
Il ruolo dell’associazione dal 2005, quando è nata, è stata da sempre al servizio dei pazienti che per la loro particolare patologia si devono sottoporre, in alcuni casi, anche a più prelievi nell’arco di un breve periodo.
“Fino ad oggi- spiega Anchieri- i pazienti venivano in ospedale per il prelievo alla mattina e poi rientravano a casa. I volontari dell’associazione si occupavano di ritirare l’esito degli esami e trasmettere nel pomeriggio la terapia prescritta dal medico del centro tao via fax o via mail con una media di 150 mail e 30 fax ogni giorno”.
La decisione della direzione a giugno era stata motivata come una mossa per favorire l’ingresso di nuovi pazienti“. A quanto mi risulta- prosegue Anchieri- fino ad oggi l’ospedale sta solo buttando fuori dai 30 ai 40 pazienti al giorno, ma non ci sono nuovi ingressi”.