Speed, lo spaccio che va veloce Cinque arresti in Valassina

«Speed», lo dice la parola. Spacciavano veloci come la luce, a pochi minuti dall’ordine il cliente aveva già la sua “roba”, la cocaina. Un’organizzazione criminale composta da cinque marocchini che operavano lungo l’asse della Valassina usando gli svincoli come punti di scambio. Centinaia i clienti.
Operazione Speed, cinque arresti della polizia
Operazione Speed, cinque arresti della polizia

«Speed», lo dice la parola. Spacciavano veloci come la luce, a pochi minuti dall’ordine il cliente aveva già la sua “roba”, la cocaina. Un’organizzazione criminale composta da cinque marocchini che operavano lungo l’asse della Valassina usando gli svincoli come punti di scambio: da un finestrino all’altro , la dose in cambio della cifra pattuita con un ordine telefonico. Un giro vorticoso da centinaia di contatti telefonici al giorno, stroncato dagli agenti della squadra mobile di Lecco dopo un’indagine partita nell’estate del 2013. Seguito di altre due inchieste, “Baby Park” e Lybra, che avevano stroncato giri simili con l’arresto di oltre 30 persone. Con “Speed” nuovi spacciatori avevano rimpiazzato gli arrestati. I centralinisti, appartenenti a due famiglie distinte, inviavano di volta in volta lo spacciatore nello svincolo più comodo all’acquirente usando auto sempre diverse (5 quelle sequestrate) intestate a prestanome per non farsi identificare. Un servizio tempestivo perché gli acquirenti non si rivolgessero altrove. Altri quattro soggetti , sempre di nazionalità marocchina, sono ancora ricercati.