Sicurezza delle emissioni a Nova Dopo Novambiente tocca a Comobit

Messa in sicurezza delle emissioni e della produzione, dopo avere avuto garanzie da Novambiente, a settembre il sindaco Longoni tornerà alla carica con la Comobit asfalti e bitumi di via Galvani.
La fabbrica di asfalti Comobit.
La fabbrica di asfalti Comobit. Pier Mastantuono

Dopo avere avuto garanzie per quanto riguarda Novambiente, a settembre il sindaco Longoni tornerà alla carica con la Comobit, il sito produttivo di asfalti e bitumi di via Galvani. E’ questa la seconda preoccupazione di chi amministra Nova Milanese in tema di tutela dei cittadini e messa in sicurezza delle emissioni e della produzione.

Dall’incontro svolto con Arpa la passata settimana è emersa la piena disponibilità dell’Agenzia regionale per l’ambiente a collaborare con l’amministrazione comunale nel tentativo di regolarizzare le situazioni che sono o possono essere all’origine di emergenze o anche solo di disturbo per i residenti della zona e per i cittadini novesi in genere. E se per Novambiente finalmente sono stati posti dei limiti che porteranno Arpa a supervisionare la situazione entro tempi brevi, il prossimo punto nell’agenda della prima cittadina è proprio la Comobit.

I dubbi di Longoni, ma anche di tanti altri concittadini, riguardano i cumuli di materie prime ammassati nel cortile dell’azienda. La segnalazione ad Arpa riguarda la possibilità di arrivare a tenere sotto controllo anche situazioni come questa, oltre all’emergenza-odori di Novambiente. «Al di là dei materiali sottoposti agli agenti atmosferici – è il commento del sindaco su Comobit – certe situazioni magari potrebbero risolversi con una semplice segnalazione o con un invito. Ad esempio, per quanto riguarda la fabbrica di materiali bituminosi forse basterebbe segnalare alla proprietà l’esigenza di coprire il tutto con cellophane o teloni». In alcuni casi c’è l’impressione che possa essere sufficiente l’invito a mettersi a norma per risolvere tante piccole o grandi criticità.

Nell’attesa che Novambiente intervenga eliminando definitivamente il rischio di emergenze olfattive tramite installazione di ulteriori dispositivi, a settembre la proprietà di Comobit incontrerà certamente il sindaco. «Cosa chiederemo alle aziende attenzionate in materia di sicurezza? – spiega Longoni – sicuramente di dare la propria disponibilità a collaborare al progetto Qcumber», il monitoraggio ambientale della città di Nova che è attualmente in fase di elaborazione.