Seregno, sette alberi malati da tagliare in viale Edison: non saranno sostituiti a breve

Sette alberi da tagliare in viale Edison a Seregno. Gli uffici comunali hanno espletato le formalità indispensabili per l’abbattimento di tre platani che risultano essere stati colpiti dal cosiddetto cancro colorato e di altre quattro piante a loro vicine. Non potranno essere sostituiti a breve, il commento dei residenti.
Seregno, uno dei platani destinati al taglio in viale Edison
Seregno, uno dei platani destinati al taglio in viale Edison Paolo Colzani

Sette alberi da tagliare in viale Edison a Seregno. Gli uffici comunali hanno espletato le formalità indispensabili per l’abbattimento di tre platani che risultano essere stati colpiti dal cosiddetto cancro colorato e di altre quattro piante a loro vicine, in ottemperanza ad un’ordinanza emessa dall’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura ed alle foreste), a seguito di un sopralluogo risalente al novembre dello scorso anno.
La patologia sotto la lente d’ingrandimento è dovuta all’azione di un fungo ascomicete parassita, che attacca esclusivamente i platani fino ad un esito mortale, ed è descritta come molto contagiosa e di rapida diffusione. Il taglio dovrebbe quindi avvenire nel breve.

«Purtroppo – ha confermato il sindaco Edoardo Mazza – non è possibile fare altrimenti. La malattia ha inoltre una particolarità tale che non consente un immediato rimpiazzo degli alberi nello stesso sito, che dovrà rimanere libero almeno per qualche anno, per evitare il contagio anche delle nuove essenze messe a dimora».

La notizia aveva immediatamente messo a rumore il quartiere di Sant’Ambrogio alla fine di gennaio, quando i platani interessati erano stati cinturati con un apposito nastro.

«Ho notato anch’io persone che si muovevano attorno alle piante – ha commentato Ambra Camagni, che gestisce un bar sul posto – e che nello specifico asportavano parzialmente le cortecce, credo per un esame più approfondito. Purtroppo spiace, perché gli abbattimenti si inseriscono in un contesto che andrebbe riqualificato».
È stata poi la stessa Camagni, insieme a Mattia Iacono, a illustrare il perché: «Sono soprattutto i marciapiedi che necessitano di un occhio di riguardo. Davanti a casa mia, lunedì scorso è caduta una signora, che è inciampata in una piastrella in un tratto reso sconnesso dalle radici delle piante. L’abbiamo soccorsa ed abbiamo notato che aveva una botta ad un ginocchio. Avremmo voluto chiamare la Polizia locale, ma lei ha preferito di no».

Analogo è stato il parere di Paolo Fumagalli, che lavora nel distributore di benzina che si affaccia sul viale: «Gli alberi sono una perdita significativa, anche perché d’estate garantiscono un po’ di fresco. Qui siamo un po’ abbandonati a noi stessi. Da tempo non si realizzano interventi di manutenzione sui marciapiedi, che sono ormai da rifare, e ci preoccupa molto la possibile modifica della viabilità causata dal nuovo comparto commerciale, che costringerebbe le cisterne ad entrare contromano per rifornirci di carburante».