Doccia fredda per Gelsia ambiente. Il Tar ha dato ragione al ricorso presentato da A2A e Atm sospendendo il bando sulla raccolta rifiuti varato dall’azienda seregnese e sottoscritto da 23 comuni brianzoli. Sereni i capi della azienda e il sindaco (il servizio prosegue, si ricorrerà al Consiglio di Stato), meno il consigliere di minoranza Tiziano Mariani.
L’iter della gara a doppio oggetto, con la quale Gelsia Ambiente intendeva ricercare partner privati con cui formare una società mista che si occupasse per un periodo di dieci anni della raccolta dei rifiuti in ventitrè comuni della Brianza, si deve fermare. È questa la decisione presa nel tardo pomeriggio di venerdì dal Tar della Regione Lombardia, al quale prima delle ferie si erano rivolte A2A ed Amsa, lamentando il mancato rispetto nel bando di gara pubblicato dei criteri della libera concorrenza e chiedendo quindi una sospensiva.
La notizia è destinata a provocare clamore ed a monopolizzare o quasi il dibattito politico brianzolo nelle prossime settimane: ora gli enti comunali interessati, che fin qui avevano mantenuto unito il fronte al cospetto dell’istanza di A2A ed Amsa, dovranno stabilire il da farsi: tra le opzioni, c’è anche quella di un ricorso al Consiglio di stato, per ottenere l’annullamento di quanto disposto dal tribunale amministrativo.Su questa posizione i dirigenti dell’azienda e l sindaco Edoardo Mazza: «Gelsia Ambiente proseguirà a lavorare come ha fatto fino ad oggi, garantendo uno standard qualitativo ottimo».
La pensa invece diversamente Tiziano Mariani, rappresentante in consiglio comunale di Noi per Seregno ed Area Popolare, che ha espresso preoccupazione per il futuro di Gelsia e chiesto al presidente dell’azienda Alessandro Boneschi di sostenere un dibattito in consiglio comunale.