Fermati o nonna spara. È stata arrestata dai carabinieri la pensionata, settantenne e incensurata, che in casa a Seregno custodiva un vero e proprio arsenale. Lei e il figlio 34enne sono stati definiti “insospettabili” ed erano sconosciuti alle forze dell’ordine.
Ma erano in possesso di due fucili a pompa, un Kalashnikov, una mitraglietta “Skorpion” con tanto di silenziatore artigianale, una pistola tedesca calibro 9, una “Beretta” 7,65 con matricola abrasa, caricatori e svariate centinaia di munizioni di vario calibro. In più un rudimentale ordigno esplosivo particolarmente pericoloso, fatto brillare dagli artificieri del Comando Provinciale di Milano dei carabinieri.
Sono stati arrestati per detenzione illegale di armi da guerra e di armi clandestine. La 70enne è rimasta ai domiciliari, mentre il figlio è stato accompagnato nel carcere di Monza.
Nessuno dei due ha dato spiegazioni. Le armi, “tutte in piena efficienza e dall’elevata capacità offensiva” a quanto si apprende, sono state inviate al Ris di Parma per gli accertamenti tecnici e per chiarire se possano essere state impiegate per commettere dei delitti.