Sequestro di mimose per l’8 marzo a Monza, Barlassina e Limbiate

Fiori sequestrati e multa. È la sorte toccata ai venditori abusivi (tutti cingalesi) di mimose appostati martedì 8 marzo a quasi ogni incrocio di Monza in occasione della Giornata della donna. Una ventina i sequestri della polizia locale, prezzi in aumento. Centinaia di fiori requisiti anche a Barlassina e Limbiate.
Le mimose sequestrate dalla polizia locale di Monza l’8 marzo
Le mimose sequestrate dalla polizia locale di Monza l’8 marzo Redazione online

Fiori sequestrati e multa. È la sorte toccata ai venditori abusivi di mimose appostati martedì 8 marzo a quasi ogni incrocio di Monza in occasione della Giornata della donna. La polizia locale ha effettuato una ventina di sequestri tra le vie Battisti, Dante, San Rocco, Aquileia, Borgazzi. E poi in corso Milano e alla stazione ferroviaria. Tutti luoghi molto frequentati in cui i venditori, tutti cittadini cingalesi, speravano di piazzare il classico mazzetto di mimose.

Agenti in divisa e anche in borghese hanno potuto notare una diminuzione del fenomeno rispetto agli anni scorsi. Sono aumentati invece i prezzi che per il 2016 si sono tradotti in 3 euro per un mazzetto semplice di mimose e 5 euro per la versione arricchita da una rosa o un altro fiore. I fiori requisiti e altri gadget sempre in dotazione ai venditori abusivi sono stati distrutti o dati in beneficenza.

Sequestro ingente anche a Barlassina. Martedì mattina la Polizia locale ha incrociato alcuni venditori abusivi che, alla vista degli agenti, hanno mollato ciò che avevano in mano e sono fuggiti a gambe levate prima all’incrocio con la farmacia sulla nazionale dei Giovi e poi in via Toti: in totale recuperate 100 rose e settanta buste di mimosa.

Seicento confezioni di mimose sequestrate a Limbiate in controlli effettuati in diverse parti della città. Anche al mercato settimanale di piazza Tobagi.