Soltanto un mese e mezzo fa avevano tranquillizzato i cittadini, dicendo che il completamento dell’Unione sarebbe soltanto slittato di qualche mese, confermando però gli enormi benefici alla cittadinanza per Lesmo e Camparada. Ora invece si ritrovano uno contro l’altro come nel peggiore degli incubi.
L’esposto – È notizia di pochi giorni fa che il sindaco di Lesmo, Roberto Antonioli, insieme al segretario comunale dell’Unione Cristina Mastrocola, ha presentato lo scorso 31 dicembre un esposto denuncia nei confronti del Comune di Camparada in merito ai ritardi nella consegna della documentazione del bilancio consuntivo 2015 e previsionale 2016 necessari per la formazione del fondo di produttività per i dipendenti e la redazione del bilancio dell’Unione.
Alla base di questi ritardi, secondo il segretario comunale dell’Unione e del Comune di Lesmo, ci sarebbero dei presunti problemi contabili nei bilanci camparadesi: «Mi sento di poter dire che i documenti contabili del Comune di Camparada non sono in regola. Quello che c’è da capire è l’entità e la natura di queste irregolarità. Per fare chiarezza credo che sarà necessario il lavoro della Corte dei Conti».
I bilanci – Una situazione dunque molto delicata quella prospettata dal funzionario dell’Unione e supportata anche da una relazione delle criticità dei rendiconti 2015 e sul bilancio di previsione 2016-2018 del Comune di Camparada redatta dal Revisore dei conti dell’Unione e dal Responsabile del Servizio Finanziario, dove sarebbero state riscontrate irregolarità nei riaccertamenti ordinari dei residui, nell’avanzo di cassa finale, tra le partite di giro, l’entrata della competenza e tra i residui attivi e passivi. Inoltre per ciò che concerne il bilancio di previsione 2016-2018, non quadrerebbero le previsioni definitive dell’anno precedente e le previsioni delle partite di giro.
Richieste ignorate – Cercando di ricostruire la cronologia della vicenda si evince che le richieste dei documenti da parte del Comune di Lesmo, come riportato dall’esposto, erano iniziate lo scorso 12 aprile 2016, passando per altre istanze datate 26 maggio, 10 novembre e 14 novembre. A fronte della mancata consegna dei documenti, la dottoressa Mastrocola, il 19 novembre aveva quindi proceduto con una diffida ad adempiere nei confronti del Comune di Camparada. Nel mese di dicembre, anche le organizzazione sindacali avevano iniziato a mobilitarsi, sollecitando l’Unione nel giorno 13 a formare il fondo di produttività.
Il giorno seguente anche il sindaco di Lesmo, e allora presidente dell’Unione, aveva richiesto ulteriormente ai Comuni di fornire i documenti. All’istanza, mentre il Comune di Lesmo aveva ottemperato consegnando tutti fascicoli, Camparada aveva invece fornito della documentazione non conforme, senza firma e non idonea allo scopo.
Vista la situazione, il 27 dicembre, i sindacati avevano deciso di proclamare, con una lettera indirizzata al prefetto, lo stato di agitazione del personale. A seguito dei ritardi, il 31 dicembre il sindaco di Lesmo e il segretario comunale, avevano dunque deciso di sporgere denuncia presso i Carabinieri di Arcore.
L’ultimatum per la consegna dei documenti è arrivato però soltanto pochi giorni fa. A seguito di una riunione in Prefettura tra i due sindaci, i due segretari comunali e il prefetto Giovanna Vilasi, il Comune di Camparada avrebbe fornito la documentazione richiesta (utilizzata poi per stilare la relazione di criticità dal Revisore), ma soltanto in parte. Esasperati dalla situazione, la dottoressa Mastrocola e il sindaco di Lesmo hanno quindi imposto al Comune di Camparada di spedire la documentazione mancante per non continuare davanti alla Corte dei Conti.