Sassi da un cavalcavia della Milano-Meda: parabrezza sfondato e paura

VIDEO - «È come se fosse scoppiata una bomba». È il racconto di una donna di Cesano Maderno che ha rischiato la vista lungo la superstrada Milano-Meda quando un sasso ha sfondato il parabrezza della sua auto passando sotto un cavalcavia.
Lentate sul Seveso, il parabrezza della Panda sfondato da un sasso sulla Milano-Meda
Lentate sul Seveso, il parabrezza della Panda sfondato da un sasso sulla Milano-Meda Cristina Marzorati

«È come se fosse scoppiata una bomba». È il racconto di una donna di Cesano Maderno che ha rischiato la vista lungo la superstrada Milano-Meda. Lo scorso fine settimana Carolina Molinari, 57 anni, ha rischiato la vita lungo la superstrada Milano-Meda. Un sasso di circa un chilo, all’una e trenta di sabato 24 ottobre ha sfondato parzialmente il parabrezza della sua Fiat Panda, mentre stava percorrendo la superstrada in direzione Milano. È accaduto all’altezza di Lentate sul Seveso, più precisamente in corrispondenza di un cavalcavia in territorio di Birago.

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Da qui sarebbe caduto il sasso. Più che caduto è il caso di dire lanciato. Il ponte sovrastante è delimitato da reti alte oltre due metri, difficile quindi che sia scivolato da solo dalla carreggiata. Ancora passando in queste ore sulla superstrada, nel punto in cui la Panda è stata centrata, ci sono altri grossi sassi a margine e in mezzo al guard-rail che divide i due sensi di marcia.

Qualcuno ha vigliaccamente giocato al tiro al bersaglio e il bersaglio erano le auto di passaggio? La donna non ha dubbi: «Era l’una e mezza di notte, non c’era nessuno, quando ho sentito il colpo». Ha rallentato, ha visto il vetro infranto, ma non ha sbandato ed è riuscita ad arrivare sino a casa. Era convinta che la colpa fosse da imputare a uno sbalzo di temperatura, vetro gelato e auto calda, invece sul sedile lato passeggero oltre ai vetri del parabrezza, ha trovato una pietra di un chilo.

In via Appennini a Lentate sul Seveso, guardando dal cavalcavia da dove sarebbe stato lanciato il sasso sono ben visibili altre pietre finite sulla superstrada. Via Appennini è sorvegliata dal parco delle Groane, attraverso un sistema di rilevamento fotografico. Tutto e tutti vengono immortalati auto o passanti che siano. Molinari, dopo l’incidente, si è recata alla tenenza dei carabinieri di Cesano Maderno. Non ha sporto denuncia, ma ha solo segnalato l’episodio.