Nonostante i riflettori accesi e l’attenzione della stampa non solo locale, la zona della stazione Ceriano- Groane ed il cosiddetto treno dello spaccio (i convogli della tratta Saronno-Seregno) non hanno ancora risolto i loro problemi.
Negli ultimi giorni, in alcuni sopralluoghi sono state ritrovate siringhe utilizzate da tossicodipendenti proprio sulle scale che portano alla banchina e ai binari, mentre in molti hanno riferito un particolare via vai, sempre alla stessa ora, ogni sera, tra le 18 e le 19, nella zona boschiva attorno al crossodromo.
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«Nei primi giorni dopo l’intervento del prefetto – riferisce un capotreno che preferisce rimanere anonimo – abbiamo visto qualche agente della Polizia ferroviaria in più. Ma poi tutto è tornato come prima. Non ci sono state altre rapine, ma non c’è nemmeno sensazione di sicurezza».
I dati che emergono dalla relazione di Trenord all’incontro con le istituzioni in prefettura a Milano, del resto, non sono affatto rassicuranti. Solo nel 2015, l’azienda dei treni ha registrato 64 atti delittuosi di ogni genere sulla tratta Saronno- Seregno- Albairate- Lodi: la più esposta in assoluto. In tal senso l’assessore regionale a Trasporti e Infrastrutture Alessandro Sorte si è schierato per l’utilizzo dell’esercito.
«Ho chiesto che i 1.300 militari già presenti a Milano per Expo possano essere usati anche per presidiare stazioni e treni. C’è l’esigenza di dare un segnale forte, di far vedere che le istituzioni sono pronte e reagiscono e l’impiego dei militari potrebbe essere un primo, importante, segnale».