Salute donna e le cure anti tumore «Tasse su sigarette e alcolici»

Salute donna in Regione Lombardia per evitare tagli alle cure per i tumori. Alla commissione sanità ha proposto tasse mirate su sigarette, alcolici e bevande zuccherate: alimenti che possono fare insorgere tumori.

“Se si fanno dei tagli alla sanità non si vadano a colpire le strutture che curano i tumori”. E’ l’accorato appello della associazione Salute donna, che è andata in Regione con una proposta particolare.

Il gruppo ha presentato alla Terza Commissione Sanità della Regione Lombardia un progetto di introduzione di tasse di scopo i cui introiti dovrebbero essere utilizzati esclusivamente per la cura e la prevenzione dei tumori. Prodotti colpiti: sigarette, alcolici e bevande zuccherate. Una scelta di tassazione non casuale: numerosi studi confermano che scorretti stili di vita tra cui il fumo e un’alimentazione con troppi zuccheri e alcol, favoriscono l’insorgenza di alcune forme di cancro.

Un’idea di introdurre precise tasse con l’obiettivo di sostenere la cura dei malati oncologici che, in questo delicato momento di crisi economica, oltre al dramma della malattia vivono l’angoscia di una sanità concentrata sui costi. “I malati di tumore sono intimoriti – ha spiegato la presidente Anna Mancuso – Se da una parte siamo consapevoli della necessità di effettuare tagli bisogna anche fare attenzione come e dove vengono eseguiti soprattutto quando si tratta di malattie croniche e gravi come il cancro”.

Nel pacchetto di proposte anche un ripensamento suli prodotti non coperti dal servizio sanitario: I farmaci di supporto alla terapia come creme lenitive, garze cicatrizzanti, lavande e pomate che sono a totale carico del paziente, come pure la diagnosi precoce per particolari forme di tumore per anomalie genetiche con la necessità di sottoporsi a risonanze ogni sei mesi

Ultimo punto di riflessione il lavoro: “Oggi il paziente oncologico -dice Mancuso – è sempre più a rischio di perdere il posto perché le cure sono talmente impegnative da superare i tetti di assenza previsti dalla maggior parte dei contratti di lavoro”. Tutto questo anche nell’eccellente sistema della sanità lombarda.