Rapine con armi da guerra a Cesano e Paderno, tredici arresti nell’Operazione Carillon

VIDEO: La banda in azione Ordinanze di custodia cautelare a conclusione dell’operazione Carillon, un’indagine durata 13 mesi che ha visto coinvolti i carabinieri della compagnia di Monza. La banda era specializzata in assalti a furgoni portavalori.
Rapine con armi da guerra a Cesano e Paderno, tredici arresti nell’Operazione Carillon

Sei mesi di indagini e tredici arresti: è il bilancio dell’operazione Carillon, condotta dai carabinieri della Compagnia di Monza contro una pericolosa banda di rapinatori. Gli ordini di custodia cautelare (sei delle 13 persone erano già detenute) sono stati emessi dal Giudice per le indagini preliminari di Monza per associazione a delinquere, favoreggiamento personale, porto di armi clandestine, rapina pluriaggravata, ricettazione, sequestro di persona, tentato omicidio, detenzione e spaccio sostanze stupefacenti e detenzione di segni distintivi, in uso alle forze di polizia.

Tutto ha avuto inizio ad agosto del 2014 quando i militari monzesi del Nucleo investigativo hanno avviato un’attività investigativa dopo una rapina a un furgone portavalori a Cesano Maderno, colpo che fruttò alla banda 120mila euro. Attraverso intercettazioni telefoniche a ottobre è arrivata la svolta delle indagini con la scoperta delle identità di numerosi componenti della banda che disponeva di numerose armi.


Il gruppo viene tenuto sotto osservazione, tanto che i carabinieri, dopo aver sventato un colpo ai danni di un altro furgone portavalori, il 3 novembre 2014, davanti all’ufficio postale di Mariano Comense, riescono a trovare la base del gruppo, un capannone in provincia di Varese. Il giorno successivo, il 4 novembre, dopo aver sventato un altro assalto a un furgone vicino al centro commerciale “Fiordaliso” di Rozzano, i carabinieri effettuano 4 arresti.

Durante il blitz, sequestrate armi da fuoco, anche da guerra, giubbotti anti-proiettile, materiale per il travisamento, droga e veicoli rubati che la banda usava per spostarsi. Ma non è finita: il 29 novembre, scattano altri due arresti dopo una rapina alla sala scommesse Snai di Paderno Dugnano. Un altro arresto è avvenuto poi il 22 dicembre.