Il prossimo passaggio è al Senato. Nella notte tra sabato e domenica 22 dicembre, l’aula della Camera ha approvato il disegno di legge sulle Province e le città metropolitane.Il sì è arrivato con 277 voti favorevoli (e 11 contrari di Sel). Lega Nord, Forza Italia e Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto in segno di protesta.

Il disegno di legge del ministro Delrio trasforma i consigli provinciali in assemblee di sindaci, eliminando così stipendi a giunte e consiglieri, e istituisce nove città metropolitane regolando anche la fusione dei comuni.

Tra le città metropolitane anche quella di Milano che dovrà comprendere anche i Comuni di Monza e Brianza.

«Dopo tanti anni di attesa, un passo avanti enorme per semplificare i livelli amministrativi del Paese ed essere più vicini a cittadini ed imprese», ha commentato il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio su Facebook.

Di parere contrario Antonio Saitta, presidente dell’Upi: «Non solo non produrrà risparmi, ma porterà a un aumento certo della spesa pubblica e all’ennesimo prolificare di enti strumentali e agenzie regionali».