I tecnici dell’Ats (l’ex Asl) sono tornati in agosto nelle palazzine di via Asiago alla ricerca di eventuali carenze negli appartamenti in cui sono ospitati circa quaranta richiedenti asilo. Gli operatori hanno controllato se vengono rispettati i requisiti, compresi quelli igienico-sanitari, imposti dalla normativa: la loro relazione dovrebbe essere stata inviata in Comune nei giorni scorsi, ma non è ancora giunta sulle scrivanie del sindaco Dario Allevi e degli assessori interessati alla questione. «Attendiamo di sapere se gli esperti hanno rilevato qualche anomalia – afferma il primo cittadino – decideremo come muoverci e se richiedere un nuovo sopralluogo sulla base delle loro valutazioni».
L’ispezione è stata richiesta dagli amministratori di centrodestra pochi giorni dopo il loro insediamento: «Ci siamo mossi – spiega l’assessore alla Sicurezza Federico Arena – in seguito alle numerose lettere inviateci dall’amministratore di condominio che ha segnalato parecchi problemi tra cui lo sprigionarsi di forti odori dalle abitazioni degli stranieri. In passato i tecnici dell’Asl hanno riscontrato il mancato allacciamento delle cappe delle cucine che non assorbivano i vapori dei cibi: immagino che nel corso della visita abbiano controllato se i lavori prescritti sono stati effettuati».
La persistenza dei forti aromi delle spezie usate dai migranti è sempre stata in cima alla lista delle lamentele delle famiglie italiane che, in oltre un anno di coabitazione forzata con gli stranieri, hanno denunciato numerosi disagi, la mancanza di rispetto dei regolamenti condominiali da parte dei giovani profughi fino alle aggressioni verbali nei confronti degli italiani e alle risse tra gli stessi richiedenti asilo. In più occasioni sono intervenute le forze dell’ordine per sedare i litigi tra gli ospiti della palazzina.
La situazione negli ultimi mesi pare essere migliorata in seguito alla notevole riduzione del numero degli immigrati negli appartamenti e al trasferimento di parecchi giovani, sostituiti da alcune di famiglie con bambini.
L’ispezione è strettamente legata alle promesse fatte dal centrodestra in campagna elettorale: nel programma della coalizione guidata da Allevi c’è il riferimento specifico alla «risoluzione della situazione creatasi in via Asiago» che passa per la «ferma opposizione a qualsiasi altra richiesta della Prefettura di accogliere nuovi presunti profughi» e da «una migliore distribuzione e gestione delle presenze già esistenti in città».