Si chiama Matteo Brambilla ed è candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Non ci sarebbe nulla di strano se, con quel cognome che tradisce le sue origini monzesi, sfidasse i partiti tradizionali in Brianza. Invece no: all’ingegner Brambilla devono piacere le imprese difficili tanto da scendere in campo a Napoli, dove i Brambilla sono meno delle mosche bianche.
Il quarantaseienne, con alle spalle studi al liceo Frisi e una laurea in Ingegneria meccanica al Politecnico di Milano, da tempo vive nel capoluogo campano, dal 2006 è impegnato nel Meetup locale e, alcuni anni fa, ha partecipato alla mobilitazione contro la realizzazione di una discarica nel bosco, nelle vicinanze di Chiaiano.
Deve essere, inoltre, piuttosto apprezzato dato che martedì ha vinto con il 48% dei consensi la consultazione online con cui i grillini hanno individuato lo sfidante di Luigi De Magistris. Il brianzolo ha ottenuto 276 preferenze su 574 voti: troppo poche per dire che possibilità, se non di vincere, avrà di strappare un risultato decoroso. La rete si sta già dividendo tra chi apprezza la sua passione sul fronte della tutela dell’ambiente e chi critica le sue origini “straniere”.
A difenderlo è sceso in campo il napoletanto Roberto Fico, uno dei maggiori espontenti del Movimento, membro del Direttorio. «Matteo – scrive sulla sua pagina Facebook – è una persona eccezionale, onesta, competente. È un ingegnere energetico che da anni si dedica con passione ai tanti temi di interesse della città. Matteo ha scelto Napoli.
Ha contribuito dal 2006 nel Meetup a costruire la visione di un nuovo modo di essere comunità e fare rete» e «metterà questa visione al servizio della città per valorizzarne le infinite ed eccellenti risorse umane, culturali, sociali. Con lui e con la rete dei cittadini di cui sarà portavoce entreranno nel Comune i principi, i valori, la rivoluzione culturale del Movimento 5 Stelle». Quindi l’esortazione finale: «Ora tutti al lavoro con Matteo e con tutti i candidati M5S per fare di Napoli una città 5 Stelle».
Brambilla, per ora, non rilascia dichiarazioni: si sa che è juventino e che si è schierato «perché, come diceva Totò, ogni limite ha una pazienza».
La sua corsa ha colto di sorpresa anche i pentastellati brianzoli: «Non lo conosco» afferma il consigliere regionale Gianmarco Corbetta che, con una battuta, aggiunge: «Noto, però, che esportiamo talenti politici. Nel 2013 alla Regione Lazio il Movimento ha candidato il vimercatese Davide Barillari».