A settembre apre il grande cantiere per sistemare l’ospedale San Gerardo. Per una spesa di 207 milioni si va a consolidare la struttura secondo le norme antisismiche, e a creare nuove strutture: un avancorpo che ospiterà il centro unico di prenotazione, gli ambulatori per i pazienti esterni, bar e negozi, mentre dietro, a nord, sorgerà l’ospedale dedicato a mamma e bambino.
Un’operazione di grande impatto, che durerà sette anni (2103-2019). Tutto a posto? Per niente. A fronte di un pesante silenzio della direzione aziendale e del Comune, sono le rappresentanze sindacali a sollevare domande critiche. Le principali preoccupazioni riguardano la salute dei 700 degenti, degli oltre 3000 dipendenti e delle centinaia di visitatori giornalieri. «Come affrontare polvere e rumori? Quali accessi saranno usufruibili?» Questi gli interrogativi che Donata di Nella e Alessandro Balducchi, delle rappresentanze sindacali di base hanno posto alla direzione aziendale in attesa di una risposta.
La preoccupazione principale riguarda la salute di chi frequenta il nosocomio monzese, ma non solo. Pare che, per scavare sul prato antistante l’ospedale, al fine di creare l’avancorpo, si debbano spostare le condutture fognarie che passano proprio lì sotto. Già, ma dove? Si va a chiudere via Pergolesi? L’assessore alla mobilità, Paolo Confalonieri, ha già fatto capire che non può essere una soluzione fattibile.la chiusura della via. Si creerebbe il caos nei viali attigui: viale Brianza e via Boito, in particolare, che già nelle ore di punta reggono a malapena il traffico.
Non ultima questione quella dei parcheggi: la creazione del cantiere implica la cancellazione di 400 dei 1200 complessivi posti auto riservati ai dipendenti. Dove andranno? Qualcuno parla di utilizzare quelli del parcheggio vicino di porta Monza, collegandolo all’ospedale con bus navetta. A parte che l’operazione avrà un costo (occupazione parcheggio, e bus navetta) e non è chiaro chi potrebbe sostenerla, subito si profila un altro problema: Villa reale sarà una delle sedi istituzionali di Expo, quindi avrà bisogno nel 2015 di un suo apposito parcheggio.